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Vertice sull’ordine pubblico. “Il viceministro incontri le vittime o è tutto inutile”

A sinistra Paride Margheriti, a destra Franco Fistetti durante la conferenza stampa di questa mattina
A sinistra Paride Margheriti, a destra Franco Fistetti durante la conferenza stampa di questa mattina

“Il Vice ministro Bubbico dimostri la propria vicinanza a chi denuncia, incontrando per primi i pochissimi testimoni di giustizia della nostra provincia che hanno avuto il coraggio di non chinare la testa alla Sacra corona unita, dimostrando la vicinanza dello Stato e ascoltando i loro drammi quotidiani, prendendo degli impegni seri e concretizzabili”. Così il presidente dell’associazione “Anti racket usura mafia” Paredi Margheriti, intervendo in merito al vertice sull’ordine pubblico che si terrà domani 28 novembre a Brindisi. Un incontro pubblico a cui prenderanno parte consiglieri, sindaci, deputati brindisini e magistrati, che hanno già scatenato polemiche accese sulla stampa, poiché più simile a un’inutile passerella che a un efficace strumento di lotta alla criminalità.

Il vice ministro Filippo Bubbico
Il vice ministro Filippo Bubbico

“E’ impensabile – osserva Margheriti – che un uomo che abbia avuto il coraggio di denunciare la criminalità organizzata, debba incorrere nella lentissima burocrazia italiana per far valere i propri pochissimi diritti, con le mille difficoltà che portano prima alla rabbia e poi allo sconforto con il rischio reale di perdere tutto e nuovamente la propria dignità che aveva riacquistato dopo la denuncia, si crei un’accorpamento in un unico magistrato o team che valuti tutte le questioni inerenti a questa categoria. Sono uomini e donne che hanno servito lo Stato, che hanno creduto nello Stato e che vanno tutelati, semplici cittadini, non collaboratori di giustizia che sono ex mafiosi,cittadini che perdono, identità e lavoro”.

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“Non si contesta – precisa Margheriti – e non si critica l’iniziativa del consiglio allargato agli amministratori della provincia, per quanto in vari casi appurato che gli attacchi subiti, assolutamente deprecabili, non abbiano a che fare con la criminalità organizzata, anzi la si apprezza con la speranza che gli amministratori relazionino sinceramente in merito a quella che è la situazione nei singoli territori amministrati, e non ci sia nessun ipocrita e preoccupante ‘va tutto bene’. Quello che però si contesta è che successivamente il Vice-Ministro e d il procuratore capo della DDA Cataldo Motta non incontrino l’intero associazionismo antimafia del territorio, dopo aver incontrato singolarmente ascoltandone istanze e drammi i pochissimi testimoni di giustizia e vittime, in un territorio in cui solo per fare un esempio nel 2013 le denunce per usura sono pari a zero,che non corrisponde come molti fanno credere all’inesistenza del problema, bensì il fenomeno nella realtà è dilagante ed in mano alla Sacra corona unita”.

Paride Margheriti
Paride Margheriti

E ancora: “Paradossale è che, dopo il produttivo(si spera) incontro con gli amministratori, il Vice-ministro successivamente invece incontrerà una sola associazione con la presenza del suo Presidente onorario Tano Grasso, che esattamente un anno fa il sottoscritto insieme ad un gruppo consistente di uomini e donne del sud brindisino incontravano a Bitonto sottoponendo le problematiche del territorio, definite dal Presidente onorario inesistenti, evidentemente ora la mediaticità del momento gli avrà fatto cambiare idea.
Il testimone di giustizia cioè il cittadino che denuncia le mafie è la ninfa vitale per una società Sana, purtroppo però questi uomini e donne dopo il clamore iniziale vengono lasciati e abbandonati senza nessun aiuto, se non minimi, ad iniziare dalla politica perché da eroi iniziali diventano problemi ed un’associazione antiracket o un’associazionismo antimafia non ha senso di esistere se non c’è gente che ha il coraggio di denunciare, le “passarelle” non risolvono i problemi. Per cui sarebbe una svolta concreta che il reale e legittimo interlocutore di questi Uomini sia, oltre alle istituzioni varie che svolgono egregiamente il loro dovere, il Vice-ministro Bubbico e chi opera nel territorio, non permettendo cha ancora su questi drammi ci possano essere interlocutori senza mandato o per meriti acquisiti decenni fa’ senza neanche conoscerli direttamente o almeno conoscere le loro storie.

“Il nostro – conclude Margheriti – è un invito a dare completezza e concretezza ad una giornata importante per Brindisi e Provincia, con una dimostrazione di presenza dello Stato nel territorio e di vicinanza reale a chi denuncia, affinchè possano essere uno stimolo di coraggio e di speranza per chi oggi è vessato e ha Paura, ma soprattutto un esempio di cambio di mentalià e culturale. Tengo a specificare che pur non essendo stato invitato né come vittima né come associazione, il sottoscritto insieme ad una rappresentanza sarà presente per ascoltare”.

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