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Il dirigente dell’Ambito sociale Francavilla eletto nel coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore

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forum terzo settore

Gianluca Budano
Gianluca Budano

«Questo qua è uno preparato». Lo dicono in molti riferendosi a Gianluca Budano, 34 anni, originario di San Pietro ma residente a Cellino San Marco, sposato e con due figli, dirigente dell’Ambito sociale Brindisi 3 di Francavilla Fontana, fresco di elezione nel coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore.

Costituito nel 1997, il Fts è parte sociale riconosciuta che rappresenta circa 70 organizzazioni nazionali per un totale di oltre 94mila sedi territoriali operanti, in tutt’Italia, nell’ambito del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale, della solidarietà internazionale, della finanza etica e del commercio equo e solidale. Principali compiti del Forum sono: la rappresentanza sociale e politica nei confronti di governo e istituzioni; il coordinamento e il sostegno alle reti inter-associative; la comunicazione di valori, progetti e istanze delle realtà organizzate del Terzo Settore.

Dunque, Budano – da sempre attivo nell’orbita delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) – entra a far parte del vertice di questo importante organismo, di cui era già portavoce regionale, dove rappresenterà Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Sardegna e Basilicata.

«Sono onorato di poter vivere questa nuova e prestigiosa esperienza nell’animare il Terzo Settore Italiano – dichiara – quel Terzo Settore che ha dimostrato in questi anni di fare PIL in tempi di crisi (censimento Istat) promuovendo un tratto etico di economia e la politicitá del sociale. Un grazie a tutti i volontari, ai cooperatori sociali, ai cittadini impegnati, a cui proveremo a dare rappresentanza e voce in nome dei nostri concittadini più deboli e fragili che esprimono un fabbisogno sociale bisogna continuare a dare risposte, adeguate, innovative e credibili». 

«Anche il nostro mondo, che esprime tratti di eticità alta – continua – non deve abbassare la guardia nel dotarsi di meccanismi e processi che stanino quel terzo settore che ne ha solo l’etichetta e non la sostanza; tornando a pensare, in un tempo di pragmatismo senza anima, consapevoli che senza pensiero non c’è opera sociale che possa essere di reale e adeguata risposta alle ansie e alle speranze dei nostri concittadini italiani, come il Presidente Mattarella ci ha ricordato con le sue prime parole post elezione alla guida della nostra Repubblica». 

 

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