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Xylella fa strage anche di tradizioni: domenica delle Palme senza ramoscelli d’ulivo a Oria e Francavilla

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Il batterio Xylella fa strage di ulivi. Ma anche di tradizioni. Per la prima volta dopo tempo immemorie a Oria, Francavilla Fontana, e in tutti i comuni del Salento colpiti dall’infezione del parassita, non saranno distribuiti i caratteristici ramoscelli d’ulivo durante la Domenica delle Palme. Una scelta proposta e fortemente consigliata dal presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, al fine di evitare l’ulteriore diffusione dell’epidemia, che sta già facendo strage di piante secolari. Secondo le prime stime infatti, circoscrivendo il problema alla provincia di Brindisi, nei prossimi giorni potrebbero essere abbattuti nel Comune di Oria, soprattutto lungo il confine con Francavilla Fontana, circa 4mila ulivi.

Un patrimonio storico, ambientale ed economico, che sarà estirpato per evitare che il batterio contagi gli alberi ancora sani. Ma la cui eliminazione infliggerà al territorio una ferita difficile da rimarginare in pochi anni. L’appello di Moncalvo a non distribuire durante la domenica delle Palme ramoscelli d’ulivo, rientra nella strategia che mira a ridurre il più possibile la cicatrice. Proprio in quel periodo l’insetto colpevole della diffusione di Xylella, vivrà la fase del suo ciclo vitale più importante, con la schiusura delle uova. La possibilità che un gesto tanto radicato quanto semplice, quale è la distribuzione dei ramoscelli d’ulivo la domenica precedente la Pasqua, rappresenti in questa fase un vero e proprio pericolo, chiarisce più di ogni altra parola il grado d’allarme in cui vive l’agricoltura e l’economia locale in questi difficili mesi.

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