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Francavilla, estorceva ai genitori in pensione denaro per divertirsi: arrestato dai carabinieri

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Di quei soldi non aveva bisogno. Almeno non per vivere, o sbarcare il lunario, dal momento che un lavoro, seppur precario e non particolarmente redditizio, era riuscito a ottenerlo. Ma non gli è mai bastato. Voleva di più, più soldi, più entrate, per riuscire a mantenere, stile di vita che col solo stipendio da autista di esercizio pubblico non riusciva più a sostenere. Di stringere la cinghia, fare qualche rinuncia, saltare qualche uscita con gli amici o evitare qualche acquisto, nemmeno a parlarne. A costo di pretendere la “paghetta” dai genitori, a costo di minacciarli, a costo di farsi arrestare. Così, da almeno due anni, ha cominciato a battere cassa in casa dei genitori. Pretese spesso esose e ingiustificate, che i due genitori in pensione hanno prima cercato di soddisfare, almeno nei limiti del possibile. Poi quel limite è stato superato.

carabinieriI “sì” dei genitori sono diventati “no”. E le richieste del figlio sono diventate pretese, condite da minacce, urla, mobilia mandata in pezzi. Fino all’ultima sfuriata, sentita dai vicini, che preoccupati e allarmati dalle grida hanno digitato il 112. Sul posto indicato dalla segnalazione sono giunti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Francavilla Fontana, coordinati dal tenente Roberto Rampino. Quando i militari sono entrati in casa la lite era ancora in corso, e la vista delle divise sembra non abbia in alcun modo frenato la rabbia del 33enne che davanti agli uomini dell’Arma ha continuato a inveire e minacciare i genitori.

Allontanato il giovane i carabinieri hanno a lungo colloquiato con i due conviventi, che affranti e in lacrime, hanno raccontato tutto: due anni di inferno, di continue pretese, di minacce e violenze sulla casa, le porte, i mobili, qualsiasi cosa capitasse a tiro. Fino a costringerli a uscire il portafogli e pagare, ora 100 euro, ora 200, fino a 3mila euro in meno di due anni. Soldi, minacce, violenza: quanto basta per parlare di estorsione. Accusa con la quale il 33enne che pretendeva la bella vita con i soldi di mamma e papà, è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari, presso altra abitazione.

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