Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma di un nostro lettore, Alfredo Ciracì, che attraverso le righe che seguono ringrazia medici, infermieri e tutto il personale dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana per essersi presi cura della moglie durante il suo ricovero. “Angeli”, li definisce, che hanno dimostrato grande umanità, oltre che competenza professionale, nonostante le gravi difficoltà e carenze – soprattutto di personale – in cui da tempo versa l’intera struttura.
E’ vero: tante strutture del nostro territorio non funzionano, tante cose non vanno come dovrebbero! Ma perché non esaltare quello che funziona nella nostra città? Ci riferiamo all’ospedale Camberlingo, in particolare, per esperienza diretta, al reparto ostetricia e ginecologia. Personale qualificato che lavora ininterrottamente giorno e notte con professionalità assoluta e soprattutto con quell’umanità che dovrebbe essere al primo posto nello svolgimento di un lavoro tanto delicato. Medici in un numero esiguo, che devono affrontare le situazioni più disparate, le urgenze e il lavoro consueto ed enorme, senza mai stancarsi, pronti ad interagire con pazienza ed attenzione verso pazienti bisognose proprio di questo. Infermiere ed ostetriche instancabili che si avvicendano con precisione nei loro turni e che sono sempre pronte ad una parola gentile di incoraggiamento e conforto, ad un sorriso verso chi soffre.
Persino le operatrici sociosanitarie addette alla pulizia, al servizio mensa, al trasporto delle barelle in sala operatoria (dove, anche lì il personale è eccellente), tutte sono splendide persone. Il nostro ospedale è pieno di angeli che lavorano per passione e con il cuore, pronte a svolgere una missione: donare aiuto e considerare che, chi sta loro di fronte, è soprattutto un essere umano. Certo ogni professione ha i propri risvolti, ma, ci sia concesso di dire, che il lavoro che viene svolto nel nostro ospedale e dal personale in esso impiegato è speciale. Si sente parlare spesso di malasanità: vogliamo spezzare una lancia anche per questi casi di “buona sanità”? soprattutto se appartengono al nostro territorio.
Poche parole per dire grazie. Grazie a tutto il personale sopracitato: continuate così e se qualcuno presenta qualche spigolatura caratteriale prenda atto di questo e cerchi di smussare questi aspetti. I pazienti sono esseri umani fragilissimi, nelle vostre meravigliose mani. Grazie a tutti i medici, al dottore A. Di Maggio in particolare, a tutte le infermiere ed ostetriche…..l’unica nota negativa: il brodino insapore della “dieta leggera”, che sicuramente è necessario….ma, forse non sempre gradito!”.
