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La lettera di un cittadino: “Francavilla deturpata dai graffitari di estrema sinistra”

strillone-A-Vincenti

dippolito

Si riceve e pubblica la seguente lettera di Fabio Schirinzi, cittadino di Francavilla Fontana che lamenta la piaga dei murales e dei graffiti che deturpano le facciate di edifici pubblici e privati nella Città degli Imperiali:

Da cittadino penso che denunciare il degrado rappresenti un sussulto di dignità per tutti i cittadini onesti; dignità di cui oggi si sente un immenso bisogno. Delle nuove scritte sui muri sono apparse nella notte scorsa nelle vicinanze del secondo Istituto Comprensivo “Giovanni Calò”, proprio sui muretti della piazzetta antistante l’entrata della scuola elementare, nel luogo in cui è presente il monumento dedicato allo stesso Giovanni Calò e sulle mura del vicino Liceo Classico.

I caratteri e lo stile redatto con due colori sovrapposti (nero e giallo) e il simbolo del dollaro (presente sul piedistallo che regge il busto dell’insigne pedagogista e filosofo) sono gli stessi apparsi nei giorni scorsi sul monumento ai caduti di piazza Vittorio Emanuele II. Si tratta quindi degli stessi vandali che continuano indisturbati e impuniti, a sfregiare l’estetica della nostra città. A giudicare dal contenuto degli slogan il raid è riconducibile ad aree antagoniste di estrema sinistra.

Si è infatti diffusa in questi anni tra i giovani della città, grazie anche ad una associazione “culturale” di sinistra che insegna e promuove “l’arte del graffito”, la moda d’imbrattare diversi muri e monumenti del centro: da piazza dell’orologio (largo Sedile) a Viale Vincenzo Lilla. E proprio su viale Lilla, luogo di ritrovo di alcuni di questi “artisti”, c’è una chiara testimonianza della loro avvilente opera, presente sulle mura del Liceo Classico, della palestra di via Imperiali e sulle pareti attigue di una attività commerciale.

Scritte e graffiti che incitano al consumo di droghe ed in particolare le tags (o tek: le firme scarabocchiate) sono un’irragionevole forma di disprezzo per ciò che è di tutti! Muri ed altri spazi pubblici sono preda di questo scempio senza senso. C’è da chiedersi se ci sia qualcuno che reputa questa invasione di scarabocchi una forma d’arte o solo inciviltà.

Una “cultura” global di origine anglo-americana che non ci appartiene e che nulla ha a che fare con la nostra millenaria cultura artistica perché effettivamente rappresenta l’orrido, il cattivo gusto, il degrado, lo scempio, e fortunatamente Francavilla non è né Londra e neppure New York. In città sanno tutti quanti chi sono questi graffitari. Si tratta di giovani e giovanissimi, tutti sanno dove vivono, dove si ritrovano la sera e cosa fanno.

Tra l’altro individuare gli autori di questi atti di vandalismo dovrebbe essere cosa abbastanza facile, visto la massiccia presenza di una rete di telecamere di sorveglianza diffusa in tutti gli angoli della città. Sulla piazza del monumento per esempio ce n’è una che dovrebbe aver ripreso benissimo il volto dei responsabili dello scempio compiuto sui marmi del momunento stesso.

E’ intollerabile che questa gente sia libera di “banchettare” e manifestare i suoi scempi senza alcuna autorizzazione per tutta la notte, per la strada o in un giardino pubblico, entrando con forza e rovinando persino l’area interna ed esterna dell’arena presente nella villa comunale normalmente chiusa nelle ore notturne, piuttosto che sui muri perimetrali del campo sportivo.

Ci chiediamo quindi, perché questi imbecilli non vengono identificati e puniti? Perché l’amministrazione comunale non provvede subito a far ripulire i danni causati da questi vandali?

Perché le forze dell’ordine tanto solerti nel fermare giorni fa chi stava tentando di ripulire gratuitamente la piazza del monumento dal degrado, non intervengono con la stessa prontezza per individuare i responsabili di questi misfatti? Hanno forse paura di ritrovarsi davanti ai loro figli?

Fabio Schirinzi

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