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Il pentito conferma: “La Scu perseguita Margheriti”. Che vive ancora senza protezione


Chiese un prestito. Non in banca, non presso una finanziaria. Ma ad alcune persone, persone sbagliate. Che glielo accordarono, dandogli quanto necessitava: 10mila euro. Per Paride Margheriti, agente assicurativo di Erchie, fu il primo passo compiuto in un tunnel fatto di paura, dal quale ancora oggi non è riuscito a tirarsi fuori. Gli uomini a cui si era rivolto, Angelo Librato di Mesagne e Gianfranco Mezzolla di San Pancrazio Salentino, gli hanno presentato il conto di quella “cortesia” poco dopo. Ed è stato un conto salato.

Paride Margheriti
Paride Margheriti

In due anni il tasso di interesse ha raggiunto livelli esorbitant, fino al 462 percento su base annua. In cambio di quei 10mila euro i due hanno preteso 65mila euro. Le richieste si sono fatte via via più pressanti. Le parole sono diventate minacce, le minacce sono diventate violenza, botte, pestaggi selvaggi con tanto di bastone e tira pugni. Poi è saltata fuori pure una pistola. Metodi mafiosi insomma. E le amicizie mafiose i due le hanno tirate in ballo tra una minaccia e l’altra.

Ora, dopo l’arresto gli arresti, arriva la conferma che con quella storia la mafia c’entra. Eccome. A confermarlo è un pentito. Non uno qualsiasi, ma Sandro Campana, il fratello del presunto boss della Scu brindisina Francesco Campana. Collaborando con la giustizia, a proposito del caso Margheriti, Campana ha detto di essere a conoscenza della sua vicenda, perché era proprio Librato, suo cognato, a raccontargli tutto.


Oggi gli aguzzini di Margheriti sono stati rinviati a giudizio. E per la prima volta in provincia di Brindisi un’associazione è stata ammessa tra le parti civili. Si tratta dell’Associazione antiracket e antimafia fondata dallo stesso Margheriti – entrambi assistiti dall’avvocato Pasquale Fistetti – sulla scorta della sua terribile esperienza. Eppure, nonostante quanto accaduto, nonostante la mafia, nonostante le conferme del pentito e il concreto rischio la Scu possa non essersi dimenticata di lui, Margheriti continua a vivere senza una vera protezione, fatta eccezione per i controlli dei carabinieri presso la sua abitazione. Lui un rafforzamento l’ha chiesto, ma gli è stato detto di no. Non ce n’è bisogno.

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