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Francavilla, il futuro del centrodestra riparte dall’asse Fi-Ncd. No a Curto

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La ricostruzione del centrodestra di Francavilla Fontana potrebbe passare attraverso un’alleanza tra Forza Italia e Area Popolare – Nuovo Centrodestra. Del delicato compito di tessere la trama con i centristi è stato incaricato il consigliere comunale Antonio Andrisano, che è in ottimi rapporti sia con il coordinatore cittadino Ncd Mimmo Bianco sia con il capogruppo in Consiglio Luigi Galiano.

Se il progetto di “ricostruzione nel rinnovamento” – sarebbe questo il motto di Andrisano, che da tempo ha coniato il suo “Andiamo Avanti” – andrà in porto, potrebbe definitivamente sfumare l’ipotesi di un allargamento al centro da parte dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Bruno.

Questo, almeno, è quanto emerso nel corso di una riunione dello stato maggiore forzista tenutasi giovedì sera nella storica sede di piazza Dante, riunione da cui sono spuntate anche due altre novità.

La prima: il coordinatore regionale del partito, Luigi Vitali, ha confermato l’intenzione di non candidarsi alle prossime amministrative, oltre a quella – per nulla consequenziale – di non ricoprire in ogni caso ruoli diretti di responsabilità amministrativa.

La seconda: il “no”, espresso dalla maggioranza dei presenti, nei confronti di una riapertura del dialogo, interrottosi anni addietro, con il gruppo che fa capo al consigliere comunale, già senatore e consigliere regionale, Euprepio Curto. Nulla di personale nei suoi confronti, soltanto ragioni di opportunità politico-elettorale.

A quanto si apprende, il segretario cittadino di Fi, Rocco Caforio, si era invece dichiarato propenso a percorrere quest’ultima strada. Soltanto che poi, quando si è trattato di mettere ai voti le mozioni, ha prevalso la linea proposta da Andrisano, e cioè quella di aprire ad Ap-Ncd.

Una prospettiva avverso la quale non ha avuto alcunché da obiettare neppure Vitali, il quale ha d’altro canto incaricato il consigliere proponente di avviare sin da subito i buoni uffici in tale direzione. Così, nonostante i numerosi screzi e le incomprensioni avuti negli anni con il leader, il futuro di del centrodestra e in particolare di Fi, dopo la cocente sconfitta elettorale del 2014, dipende ora proprio da Andrisano.

Questi si è già messo al lavoro e nei primi giorni della prossima settimana potrebbe incontrare Bianco, Galiano & Co. per fare il punto della situazione e per cominciare a ragionare del domani.

Chiaro che poi, qualora dovessero davvero celebrarsi le “nozze” tra Fi e Ap-Ncd – oltre 7mila voti in due, stando ai dati delle ultime amministrative – le porte rimarrebbero comunque aperte a soggetti politici minori gravitanti nell’orbita del centrodestra.

Uno scenario, insomma, potenzialmente in grado di stoppare la suggestione – esistente ormai da mesi, se non proprio dal giugno dello scorso anno – di un connubio alternativo tra l’attuale centrosinistra (Pd in primis) al timone della Città degli Imperiali e, per l’appunto, Ap-Ncd da cui all’allora candidato sindaco Bruno giunse l’appoggio che, sommato a tutti gli altri fattori, gli consentì di imporsi al secondo turno contro lo sfidante di centrodestra Antonio Sgura.

Eliseo Zanzarelli

 

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