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Chiusura ente Fiera, Capuano vuole il Consiglio. Vitali e Curto la testa di Bruno

Gianni Capuano
Gianni Capuano

Lo scioglimento dell’Ente Fiera continua a tenere banco. E il sindaco Maurizio Bruno già pensa al futuro della grande struttura che un tempo ospitava la storica campionaria, le opposizioni seguitano a dare battaglia con affondi a intensità variabile. Così se Giovanni Capuano (La Puglia prima di tutto) chiede chiarezza nelle sedi opportune, e cioè in Consiglio Comunale, il segretario regionale di Forza Italia Luigi Vitali e il consigliere comunale Euprepio Curto pongono l’accento su quelle che a loro dire sarebbero le responsabilità del sindaco e presidente della Provincia Maurizio Bruno. “Al netto delle valutazioni economiche relative ai bilanci dell’Ente fieristico – scrive Capuano – di stretta pertinenza della magistratura contabile, credo che il Consiglio Comunale di Francavilla debba riunirsi a strettissimo giro in seduta monotematica per discutere sul futuro di questa storica area della nostra città. Una cosa è certa ad oggi, il silenzio del Sindaco nonché Presidente della Provincia è assordante e stride con le basilari regole della politica”.

Luigi Vitali
Luigi Vitali

Meno diplomatico l’intervento sul caso di Luigi Vitali: “Dopo 300 anni di attività, avevamo bisogno del centrosinistra alla guida del Comune di Francavilla Fontana e della Provincia di Brindisi per assistere alla chiusura della storica Fiera dell’Ascensione. La differenza tra il centrodestra e loro è tutta qui: noi sosteniamo ciò che è meritevole di tutela, loro lo distruggono”. “La Regione – prosegue l’ex deputato azzurro – ha preso atto del mancato adeguamento alle norme della struttura, anche sul fronte della sicurezza. Così, si abbassa il sipario su una delle realtà che meglio hanno rappresentato l’identità e la cultura di Francavilla. Il tutto grazie alla sciatteria e al disinteresse dei soci: Camera di Commercio di Brindisi, Provincia e Comune. Guarda caso, il presidente della Provincia, Maurizio Bruno, è anche il sindaco di Francavilla”. (continua a leggere in basso)

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“A lui – conclude quindi Vitali – sono ascrivibili le maggiori responsabilità del fallimento dolorosissimo per il territorio. A lui e a chi lo ha preceduto: Ferrarese ed Errico, tutti di centrosinistra, che hanno tagliato le risorse essenziali per la sopravvivenza della Fiera. Prima del loro sfortunato avvento nelle istituzioni, la Fiera era un fiore all’occhiello di Francavilla ed il Comune si assumeva l’onere di firmare il certificato di agibilità per consentirne l’apertura. C’è chi tenta, poi, di trovare alibi per l’ultimo danno di Bruno, nell’illusione di processare un passato politico che ha il merito, invece, di aver portato Francavilla Fontana in posizioni di primissimo piano nella Provincia e in tutta la Regione. Non so se queste persone abbiano ambizioni -conclude Vitali- ma certamente non hanno un futuro politico”.

Euprepio Curto
Euprepio Curto

Ad alzo zero contro il primo cittadino spara anche il consigliere d’opposizione Euprepio Curto: “Sappia Maurizio Bruno che solo con i suoi potrà far passare per verità le sue menzogne. Ma con noi non solo non raggiungerà l’obiettivo, ma, addirittura, le sue dichiarazioni poco accorte e molto impudenti gli si ritorceranno addosso come un boomerang. Innanzitutto appare francamente sconcertante che chieda a me per quali motivi sia stato scelto un commissario fasanese (Donato De Carolis) per la guida dell’Ente. Lo chieda, invece, ai suoi amici regionali del Partito Democratico che attraverso Loredana Capone hanno guidato dal 2005 ad oggi l’assessorato regionale competente per le nomine commissariali degli Enti Fieristici. Se poi Bruno non conosce neanche i diversi livelli procedurali derivanti dalle funzioni politico-istituzionali della Regione Puglia, mi chiedo, ancora una volta come faccia a ricoprire contemporaneamente le cariche di Sindaco e di Presidente della Provincia”.

“Ma vi è – prosegue Curto – qualcosa di ancor più scandaloso. In una intervista rilasciata nella giornata di ieri, Bruno, probabilmente ritenendo di avere a che fare con soggetti politici distratti o poco documentati, ha cercato di far passare una sua tesi secondo la quale ‘sì, è vero, l’Ente Fiera di Francavilla è stato sciolto, ma in fondo si trattava di un atto dovuto e bene ha fatto la Giunta regionale a metterlo in liquidazione’. Ebbene, non vi è invece chi non ricordi che cosa scriveva Bruno a pagina 32 del suo programma amministrativo presentato all’atto della candidatura: ‘L’attuale fiera, in accordo con la Regione (altro ente proprietario oltre al Comune) va riprogettata per essere trasformata in un contenitore multifunzionale, da utilizzare tutto l’anno e non solo per eventi sporadici e di indirizzo monotematico'”.

“Ecco, pare proprio che al sindaco di Francavilla si addica molto il noto adagio ‘il bugiardo ha bisogno di buona memoria’. Perché mentire alla città solo per evitare di assumersi la responsabilità di ammettere che quel programma elettorale era semplice carta straccia è molto grave. Così come ancor più grave è il tentare goffamente di non dire quella che è una verità sotto gli occhi di tutti. E cioè che nulla è stato fatto da questa Amministrazione di centrosinistra per rilanciare l’Ente Fiera.

Anzi, proprio l’Amministrazione Bruno l’ha affossata con il suo disinteresse, la sua apaticità e con la totale assenza di idee innovative. Il fatto è che dopo aver esaurito il banalissimo campionario delle accuse alle amministrazioni precedenti, il sindaco e la sua amministrazione sono stati costretti a rivelare che cosa c’è dietro il loro ricorso costante alla strumentalizzazione, alla demagogia e alla propaganda. Nulla, ma proprio nulla”.

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