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Arrestati gli amministratori di Cerin. L’accusa: i soldi dei Comuni finivano nelle loro tasche

Guardia di Finanza generico

Sono stati arrestati questa mattina nell’ambito di un’operazione della guardia di finanza denominata “Cornucopia” e sono ora ai domiciliari gli amministratori di fatto della società Cerin Srl di Bitonto, Giuseppe e Mario Colapinto, padre e figlio di 62 e 35 anni. L’accusa nei loro confronti è di peculato continuato in concorso. Cerin si occupa e si è occupata di supporto agli Uffici tributi (riscossioni, affissioni, ecc.) di diversi Comuni pugliesi tra i quali anche Francavilla Fontana (contratto cessato lo scorso 31 dicembre), oltre che Bitonto, Modugno, Grumo Appula, Santeramo, Binetto, Toritto, Massafra, Mesagne, Ascoli Satriano, Montecastrilli, Melendugno, Francavilla, Popoli, Ururi, Cirié, Bisignano, Mariglianella, Pecognaga, Gazzaniga. Le fiamme gialle hanno anche sottoposto a sequestro beni immobili nella disponibilità dell’impresa per un valore complessivo di cinque milioni di euro: sarebbero stati acquistati con denaro pubblico. L’inchiesta era stata avviata due anni fa per far luce sul presunte irregolarità nella gestione. Colapinto senior e junior si sarebbero, secondo la pubblica accusa, appropriati di somme delle amministrazioni comunali per 2.462.000 euro. Tra il 2010 e il 2012, inoltre, un importo di 3.188.000 euro era stato riscosso a Bitonto senza che però il relativo aggio fosse versato nelle casse comunali. Si sostiene che quegli oltre 3 milioni non siano stati neppure dichiarati come riscossi. Si ricorderà come a Francavilla Fontana Cerin sia di recente balzata agli onori delle cronache per aver innescato – seppure indirettamente – una crisi politico-amministrativa poi sfociata nel cambio di maggioranza. Quest’ultimo episodio non sembra comunque collegato con le vicissitudini giudiziarie dell’ex concessionario.

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