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Una domenica diversa, alla scoperta delle colline fossili di Oria: uniche in tutto il Salento

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colline fossili oria 4Una domenica diversa per un turismo diverso, tutto improntato alla natura e all’ambiente. Oria non è solo borgo antico, quartiere ebraico, basilica e castello. Oria è anche tanto altro, solo che spesso non lo si sa. S’inserisce in questo contesto la giornata organizzata per domani, 24 aprile 2016, dall’Archeoclub e dal Gal “Terre del Primitivo”, in collaborazione con Fare Verde, Prociv Arci ed Engea (volontari a cavallo oritani) con il patrocinio dell’Amministrazione comunale: “Le colline fossili di Oria”, ne è il titolo. Una passeggiata a piedi, a cavallo e in bici alla scoperta di tesori paesaggistici sorprendenti.

Sapevate che il cordone plio-pleistocenico di Oria rappresenta un “unicum” nell’intero Salento? Le colline – sono 11 – si formarono grazie all’accumulo eolico di sabbia durante una delle fasi di stazionamento del mare post-calabriano. Sapevate che esistono un laghetto naturale e sorgenti perenni?

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Un laghetto naturale tra le 11 colline di Oria

Lo sviluppo collinare di Oria, da Est a Ovest, si mostra continuo e uniforme, estendendosi per circa 850 ettari. L’intera catena ha una lunghezza di oltre 12 chilometri per un’altimetria che oscilla tra i 106 metri sul livello del presso Masseria Li Pasuni, passando per i 126 metri presso Masseria S. Biase, e i 166 delle colline centrali occupate dal centro abitato. Un contesto eccezionale nel circondario per posizione, origine geologica, orografia e biodiversità.

Da sempre l’uomo ha occupato questi luoghi, sin da dal Neolitico, per via della costante presenza d’acqua, documentata da scavi archeologici e importanti studi condotti dal socio Archeoclub professor Antonio Corrado. Un altro socio Archeoclub, l’architetto Maurizio Delli Santi, l’ingegner Emanuele Giaccari e il dottor Emanuele Carone hanno poi sviluppato, con studi ad hoc e contributi scritti, interessanti tematiche geologiche, naturalistiche e turistiche, così come il professor Mario Del Prete.

Ulivi inerpicati sugli strati di roccia pleistocenica
Ulivi e fichi d’india “inerpicati” sugli strati di roccia pleistocenica

I meravigliosi panorami che affacciano sulle colture agricole, le bellezze del paesaggio e quelle archeologiche a esso pertinenti possono dar vita a un genere di offerta turistica sempre più richiesta: quella a indirizzo naturalistico-ambientale.

«Questo è il motivo per cui – dice il dottor Barsanofio Chiedi, archeologo e coordinatore regionale Archeoclub Puglia – dobbiamo rispettare, proteggere e custodire anche le nostre colline». Magari, iniziando a conoscerle. L’appuntamento è per le 17 presso Masseria Sant’Anna (in basso la mappa). Questo il programma:

  • Saluti e introduzione a cura di Valentina Di Bella, responsabile Ambiente della sede Archeoclub Oria
  • Breve relazione del prof. Antonio Corrado sull’importante insediamento neolitico di Sant’Anna
  • Passeggiata
  • Degustazione di prodotti oritani preparati da aziende oritane: olio biologico dell’azienda agricola “Sant’Anna”, latticini del caseificio Pipino, vino negroamaro della cantina Costanzo D’Angeli, frise preparate dal forno “La putea di lu pani” d Fausto Madaghiele (sarà presentata e gustata, per la prima volta “La focaccia di Oria”).

Per info: archeocluboria@libero.it – 349.6945898 – Facebook: Archeoclub Oria

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