Cerca
Close this search box.

Addio al preside Fedele: fu anche sindaco di Francavilla in un periodo molto difficile

giuseppe fedele
Foto pubblicata dall’attuale presidente del Consiglio comunale Maria Passaro: oltre al sindaco Fedele, gli assessori Benito Bonghi (PCI), Cosimo Damone (PCI), Romolo Angelo Padula (PCI), Claudio Passaro (PCI), Cosimo Basile (PCI), Franco Zecchino (PCI), Andrea De Franco (PSDI), Giuseppe Chirico (PSI)
Il preside Giuseppe Fedele
Il preside Giuseppe Fedele (foto del collega Gianni Cannalire)

Una folla commossa e grata ha tributato ieri pomeriggio, presso la chiesa del Carmine, l’ultimo saluto al professore, preside, avvocato ed ex sindaco di Francavilla Fontana Giuseppe Fedele, che si è spento venerdì scorso all’età di 82 anni a causa di un male che, alla lunga, non gli ha lasciato scampo. Fedele, oltre che docente di Diritto ed Economia presso l’istituto tecnico commerciale “Giovanni Calò” di Francavilla Fontana (dove fu anche vicepreside) è stato anche dirigente scolastico della media “Publio Virgilio Marone”. In pensione dal ’93, ha ricoperto poi il prestigioso incarico di Giudice di Pace (coordinatore dell’ufficio) a Grottaglie fino al 2009. La sua è una figura già scolpita nella storia della Città degli Imperiali anche per via dei suoi trascorsi politici: socialista della prima ora, nel 1976 fu nominato primo cittadino a capo di una giunta di centrosinistra a maggioranza Pci (a sostenerlo, per scongiurare l’arrivo del commissario prefettizio, furono 14 consiglieri comunisti, due socialisti e un socialdemocratico). La sua esperienza al timone di Castello Imperiali durò appena qualche mese, in linea con la media di quel periodo politico-amministrativo.

giuseppe fedele 1Nonostante il poco tempo a disposizione, però, Fedele lasciò il segno, tanto che nel libro “La storia di un pratgonista del Sud – Antonio Somma” di quella parentesi si legge: quell’amministrazione “operò in condizioni difficilissime, ma in modo efficiente e coraggioso. La sinistra al governo dimostrò una mentalità gestionale diversa. Si avviò il problema della ristrutturazione e meccanizzazione dei servizi ed altre opere importanti”. A ricordarlo e a volergli dare l’addio sono stati numerosi colleghi di ogni ambito nel quale si era indubbiamente contraddistinto – da quello della scuola a quello della politica e della giustizia – e soprattutto tanti appartenenti alla nuove generazioni, rimasti a lui legatissimi. Qualcuno ha simpaticamente ricordato quando proprio alla Ragioneria il nuovo preside aveva dimezzato agli studenti le assemblee di classe (una anziché due al mese) e quelle d’istituto (una ogni due mesi). Allora Fedele s’innervosì e disse ai suoi ragazzi, rimasti un po’ molli: “Voi siete solo degli smidollati, dovete lottare per conservare i vostri diritti perché noi nel ’68 abbiamo lottato per conquistarceli e soprattutto per tramandarli a voi! Reagite, ribellatevi!”. E così fu…

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com