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Caforio (Fi) e Di Palmo (Ncs) sul quartiere San Lorenzo: «L’amministrazione si svegli»

Rocco Caforio e Giovanni Di Palmo
Rocco Caforio e Giovanni Di Palmo
Si riceve e pubblica:
Qualche giorno fa l’intraprendenza dei residenti era stata definita la “rivoluzione gentile”. Sostanzialmente, dopo la tragedia che ha colpito il quartiere San Lorenzo, alcuni residenti avevano pensato bene di farsi carico della pulizia dei luoghi comunali, iniziando dallo sfoltimento degli oleandri che insistono lungo il marciapiedi/spartitraffico che insiste sulla parte finale di viale Abbadessa.
Ebbene a distanza di due settimane, il quartiere si trova ancor di più in stato di abbandono.  La mancata pulizia della piazzetta, il verde dimenticato, gli alberi secchi, i vecchi scarti di potature non raccolte, alcuni danni lasciati dall’intervento di riqualificazione e altri lavori realizzati non a regola d’arte, i cestini sempre pieni di spazzatura, la ricollocazione delle pensiline di aspetto per i bus (una volta esistenti e poi …), i residui di cantiere (quadro elettrico e cartelloni),  e così via dicendo.
A denunciare tutto questo, sono due residenti del quartiere che, in fondo sono uniti da interessi comuni, l’amore del posto dove abitano, la politica (anche se uno è schierato a destra e l’altro a sinistra), la partecipazione alle attività di quartiere, la costituzione del comitato, le case popolari  (uno vi abita e l’altro vi lavora) e soprattutto la voglia di vedere completato quell’iter di sviluppo che il quartiere ha intrapreso da qualche anno.
Rocco Caforio, segretario cittadino di Forza Italia, e Giovanni Di Palmo, vice segretario e delegato del quartiere  del movimento civico Noi ci Siamo, insieme hanno deciso di farsi una passeggiata nelle vie del quartiere, di chiacchierare con i residenti e di discutere con loro delle cose che non vanno.
La riqualificazione del quartiere, finanziata ed avviata dalla vecchia amministrazione e conclusasi con la nuova, piaccia o non piaccia, ha portato una ventata di aria nuova tra le strade del San Lorenzo e, complice anche la “pazzia” degli esercenti commerciali, la gente esce, acquista e consuma sul posto, trasformando di fatto il famoso quartiere di periferia ad un nuovo centro.
Riqualificazione che comunque dovrà completarsi con una svolta sociale che, a parte le sterili polemiche, dovrebbe dare lo sprint finale al definitivo rilancio.
Rilancio che può e che deve ripartire dal rispetto della cosa pubblica da parte dei cittadini, dall’impegno ce dalle risorse he l’amministrazione deve mettere in campo per il recupero delle strutture abbandonate, come la scuola dell’infanzia, i bagni pubblici, il locale sito sulla nuova piazzetta, la vecchia chiesa di San Lorenzo, il campo di calcetto con relativi locali, il parco Caniglia. Strutture che, se recuperate, dovrebbero essere assegnate e gestite dalle associazione del quartiere.
La farmacia nel quartiere e l’indotto che essa potrebbe portare (eventuali studi medici), altro non sarebbe che un avvio della riqualificazione sociale sperata, ma attenzione: la farmacia, se si aprirà, dovrà trovare collocazione nel cuore del quartiere, sperando che la questione non trovi nuova linfa per eventuali contenziosi.
La “strana coppia”  promette di non fermarsi e di far sentire la voce del quartiere nelle sedi opportune, ad iniziare dalla pulizia che necessita il quartiere, pulizia che deve essere svolta immediatamente, in quanto non è plausibile che, ormai alla vigilia dei festeggiamenti in onore di San Lorenzo Martire, esso non sia stato ancora interessato degli interventi necessari per rendere salubre una festa che richiama un’intera comunità e non solo.
Il 10 di agosto è vicinissimo e il quartiere, oltre alla processione, assisterà alla caduta delle “Lacrime di San Lorenzo” (le stelle cadenti), e di certo non vorrà assistere alla sfilata delle “stelle decadute” che, gongolandosi per meriti non loro, cercheranno qualche autoscatto da poter celebrare sui social.
Noi siamo stanchi e non faremo come San Lorenzo che quando fu messo sulla graticola a bruciare, a un certo punto, pervaso dall’amore divino e non soffrendo il calore del fuoco, avrebbe gridato: “Da questa parte sono arrostito, giratemi”.
Rocco Caforio – segretario cittadino di Forza Italia
Giovanni Di Palmo – vice segretario del movimento Noi Ci Siamo
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