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Campo da golf, non solo contrari: un altro comitato dice di sì, a patto che…

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fabio cristofaro
Fabio Cristofaro

Il comitato cittadino “Ambiente e Zoofilia”, al netto delle polemiche che imperversano, sia politiche che associazionistiche, sul progetto privato “campo da golf” da effettuarsi in agro di Francavilla lungo la strada provinciale per Ceglie Messapica (zona Betania), esprime la propria opinione perseguendo la linea della sostenibilità ambientale quale volano di una innovazione che guarda al futuro e per tale motivo non ritiene serio trincerarsi, per ovvie ragioni di onestà intellettuale, dietro ad un pregiudizievole “no” ma anzi ritiene giusto aprirsi al dialogo con le parti in causa, ossia imprenditoria e Amministrazione Comunale e spieghiamo, di seguito, anche i motivi della nostra scelta.

La legislazione italiana, da tempo, è al lavoro per seguire il trend generale che mira a introdurre sempre più «misure atte ad incentivare il turismo sportivo tramite la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici». Inoltre, per trovare una soluzione alla gestione ecologica dei green, la FIG (Federazione Italiana Golf del CONI) ha cominciato a promuovere, su scala nazionale, il progetto “Impegnati nel verde” e la certificazione GEO (certificazione ambientale mondiale della Golf Environmental Organization).
La ricetta per ottenere la certificazione di “qualità” è l’utilizzo di tappeti erbosi ecocompatibili, cioè tappeti di erba composti dalla specie più idonea al clima del posto, così da risparmiare acqua e manutenzione; l’utilizzo di acqua non potabile per l’irrigazione e la limitazione o l’eliminazione dei fitofarmaci per la cura del campo. Altresì, si punta all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici, utilizzati per le tettoie dei parcheggi o dei campi pratica.
Quindi, perché non sostenere iniziative, o meglio investimenti privati, che garantiscono qualità ed efficienza oltre che prestigio e occupazione per il nostro territorio? Perché mantenere uno stato “vegetativo” delle cose, strutture e terreni, passando anche per i giovani? Perché non si creano quelle sinergie tra privato e P.A. per creare convenzioni tra imprenditoria, che detiene il progetto, e gli esercenti locali per amplificare le ricadute economiche sul territorio?
Inoltre, quello che più preme comprendere è come mai si cestinano spesso e volentieri gli investimenti privati in terra di Francavilla se la stessa è munita di uffici tecnici e associazioni di categoria che, tranquillamente, possono osservare il corretto adempimento progettuale prima, durante e dopo la realizzazione dell’opera? Si conclude con questa massima di Peter Ferdinand Drucker “Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”.
Fabio Cristofaro – Presidente Comitato cittadino Ambiente e Zoofilia Francavilla Fontana
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