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Nuova morte bianca all’Ilva: operaio di 24 anni schiacciato da un carrello

Lo stabilimento Ilva di Taranto
Lo stabilimento Ilva di Taranto

L’ennesima morte bianca, stamattina, nello stabilimento Ilva di Taranto: il 24enne Giacomo Campo, dipendente della ditta Steel Service, è morto schiacciato da un carrello. Dalle prime informazioni trapelate, sembra che Campo fosse al lavoro sul nastro trasportatore nel settore Afo4 quando si è verificato l’incidente. Sul posto ci sono tuttora gli ispettori del lavoro, i carabinieri e i vigili del fuoco. Il corpo dell’operaio sarebbe ancora incastrato nel nastro trasportatore. I sindacati hanno proclamato lo sciopero immediato a partire dalle 12 di oggi e per tutti il secondo e il terzo turno di otto ore, mentre l’Azienda sostiene che siano state applicate tutte le norme di sicurezza nel settore interessato: «Il nastro, risultato danneggiato a seguito di un taglio longitudinale, era stato fermato nella notte per consentire l’intervento di riparazione». E ancora: «Come da procedura aziendale, il nastro è stato preventivamente messo in sicurezza ed è stato privato di alimentazione elettrica. Nonostante l’applicazione di tutte le misure di sicurezza, durante le attività di rimozione del materiale ferroso – aggiunge l’azienda – che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall’operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e lo ha trascinato».

L’azienda esprime inoltre “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Giacomo Campo e a tutti i suoi cari”.

 

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