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Le assunzioni di figlio e sorella in cambio dell’appalto: indagate cinque persone

gdf guardia di finanza fiamme gialle

Da un lato la corruzione, dall’altro la turbativa d’asta. Le fiamme gialle di Ostuni hanno notificato stamattina cinque avvisi di garanzia ad altrettante persone, tra le quali un dirigente e un’assistente sociale del Comune, oltre al figlio del primo, alla sorella della seconda e al presidente di una cooperativa sociale della Città Bianca. Le indagini, partite da una lettera anonima recapitata al sindaco Gianfranco Coppola e da questi consegnata alla Procura della Repubblica, sono partite dall’appalto per la gestione di un centro diurno. Il dirigente e l’assistente sociale, in qualità di pubblici ufficiali avrebbero turbato la gara e fatto in modo che fosse una coop e non la sua concorrente ad aggiudicarsi la gestione del servizio per conto dell’ente (alla cifra di un milione di euro in cinque anni). In cambio, avrebbero ottenuto le assunzioni dei parenti. L’altra coop, che aveva gestito quello stesso servizio nei precedenti cinque anni, sarebbe quindi stata esclusa ingiustamente o, per dirla con gli investigatori e il magistrato inquirente, in maniera fraudolenta. L’accordo a monte della presunta operazione avrebbe previsto l’assunzione, da parte del presidente della coop favorita, del figlio del dirigente e della sorella dell’assistente sociale. L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), interessata del caso, ha condiviso in toto le risultanze investigative cui sono pervenuti i militari della Finanza.

 

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