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L’allenatore pedofilo ammette tutto: «Ho questo problema, aiutatemi»

caserma carabinieri francavilla

«Lo ammetto: ho questo problema e, soprattutto, ho bisogno di aiuto per uscirne». Il 45enne ex collaboratore tecnico delle giovanili di una società sportiva di Francavilla Fontana, arrestato lo scorso ottobre dai carabinieri della compagnia della Città degli Imperiali con l’accusa di essersi approfittato di due suoi allievi minorenni, ha deciso di collaborare con il magistrato e le forze dell’ordine e ha invocato sostegno psicologico. L’ha fatto ieri proprio negli uffici dell’Arma a Francavilla, assistito dai suoi avvocati Franz Pesare e Armando Pasanisi. L’uomo era stato già arrestato un anno prima sempre per reati specifici. Oltre a confessare la propria responsabilità per i due casi contestati, pare che al pubblico ministero Stefania Maria Mininni, della Procura presso il Tribunale di Lecce, abbia raccontato anche dell’altro per sua stessa scelta. Ha deciso egli stesso, infatti, di essere ascoltato dal magistrato dopo oltre un mese di carcere, quasi in un moto di sincerità e per liberarsi da un peso che gli opprime la coscienza. In cambio dei video delle loro parti intime, consegnava ai suoi allievi maglie delle squadre di calcio di Serie A. Con uno di loro, poi, non si sarebbe limitato al materiale pedopornografico, ma avrebbe proprio consumato un rapporto sessuale. Il Pm ha da parte sua ascoltato e registrato tutto, compresa la richiesta d’aiuto sulla base della quali i suoi legali di fiducia ora chiederanno il trasferimento del loro assistito dal carcere di Lecce – dove si trova dal giorno dell’arresto – a una comunità specializzata nel trattamento e nella cura dei suoi disturbi.

 

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