Stamattina, l’Oratorio Sing è stato sfrattato di forza dai locali di Parco Montalbano. La polizia municipale di Oria e una squadra di operai del Comune hanno dato esecuzione a un’ordinanza di sgombero emessa a metà del mese scorso dal responsabile dell’Ufficio tecnico. Ieri sono scaduti i 15 giorni concessi per liberare l’immobile – regolarmente concesso in comodato d’uso ai tempi del sindaco Cosimo Pomarico – e oggi, al sedicesimo giorno, si è passati alle vie di fatto: è stata dapprima sfondata la porta principale d’ingresso, poi ne è stata cambiata la serratura così che nessuno possa più entrarvi. Con ogni probabilità, domani sarà fatto il resto, cioè forzare la porta sopra la rampa di scale e scartare o inventariare gli oggetti che si trovano all’interno della sede storica del Sing (biliardo, calciobalilla, giochi di ogni tipo, quadri ed effigi religiosi, ecc.). L’operazione è scattata a sorpresa intorno alle 10,30 – quando la struttura non era frequentata – ma il legale dell’Oratorio, Gianluca Schifone, è giunto immediatamente sul posto per contestarne tempistica e modalità in quanto, sostiene, non è stato neppure concesso il tempo di proporre opposizione. «Noi abbiamo già presentato ricorso al Tar – dice – e comunque avrebbero già dovuto accordarci almeno 60 giorni, quando ad altre persone e per altre situazioni il termine concesso, ma soprattutto la tolleranza sono stati molto più che abbondanti: parliamo di quasi sei mesi…». Insomma, si prevedono strascichi. Una cosa è certa: da oggi e per un po’ la presidente Federica Caniglia e i “suoi” ragazzi non potranno disporre dei loro spazi ricreativi ed educativi.
Intanto, Girolamo Bax – non appena saputo di quanto stava accadendo – ha inviato la seguente nota:
E’ in atto in questo momento nei confronti dell’Oratorio Sing un allontanamento coatto dai locali di Montalbano ad opera dei Vigili Urbani. Sembra che l’Ente Comunale lo abbia chiamato sfratto, ma a me sembrerebbe un’azione di forza che non tiene conto di qualche diritto.
In questa fattispeci, infatti, non penso si possa applicare lo sfratto in quanto l’Oratorio Sing occupa i locali non in virtù di un contratto di locazione ma di una ordinanza sindacale. E’ chiaro che nulla è per tutta la vita e quindi è giusto che prima o poi i locali di Montalbano possano tornare nel possesso del proprietario, non però con un’azione di forza. L’azione di forza la fanno, solitamente, altre categorie di persone. Non le istituzioni e non in queste situazioni.
Tu, Ente, emetti una nuova ordinanza con cui dici che rivuoi i locali – come di fatto è avvenuto – e aspetti 60 giorni per vedere se l’Oratorio ti fa ricorso davanti al Tar, ecc., ecc.
Oggi a me sembra che tu, Ente, stia esercitando un’azione non legittima che tra le altre cose ti espone a una richiesta risarcitoria da parte dell’Associazione Sing, richiesta risarcitoria che nel caso in cui tu, Ente, dovessi soccombere, graverebbe su tutti i cittadini di Oria.
E qui lo sappiamo: a voi che amministrate che ve ne frega? Fate però attenzione al passaggio successivo.
Vorrei segnalare che, tra le altre cose, la “rivalsa politica” è tra le esclusioni della polizza assicurativa (D&O se qualcuno vuole andarsela a rivedere) che copre gli amministratori e i dirigenti dell’Ente nel caso di condanna da parte della Corte dei Conti. Mi spiego meglio: la polizza non interviene nei casi di negligenza o colpa grave (nella quale rischiate di cadere).
Quindi prima o poi potreste rischiare di pagare di tasca vostra la richiesta risarcitoria che sicuramente vi arriverà da parte dell’Oratorio. Quindi, se ritenete che il diritto più che il buonsenso siano optional, fate vostro il concetto della tasca vostra, il che mi sembra una buona ragione per fare, per il momento, un passo indietro sulla misera azione di forza in atto.
Vi stimo.
Girolamo Bax
