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Un rientro a scuola “gelato”: protestano insegnanti, studenti e genitori

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L’emergenza legata alla sicurezza della circolazione stradale e dei trasporti sembra per il momento cessata, ma numerose proteste si sono levate stamane dall’interno delle sedi scolastiche nell’intera provincia di Brindisi. Nonostante le disposizioni dei sindaci di anticipare l’accensione dei riscaldamenti, in moltissimi istituti scolastici – di ogni ordine e grado – quello di oggi non è stato un rientro confortevole proprio a causa delle temperature polari. Studenti, docenti e resto del personale hanno dovuto fare i conti con il gelo e non hanno potuto levarsi di dosso sciarpe e giacconi. Anzi, di questo passo, nei prossimi giorni potrebbe far comodo dotarsi di qualche coperta.

I termosifoni sono stati avviati, ma evidentemente non sono riusciti a compensare così tanti giorni di freddo e, in qualche caso, sembrano proprio non funzionare. Così, per esempio, presso il Commerciale, l’Industriale e la San Francesco di Francavilla Fontana, ma anche presso De Amicis, Camillo Monaco e Milizia di Oria. Lamentele pure dal Turistico e dallo Scientifico di Oria e situazione critica in diversi plessi di Brindisi, come il Palumbo e soprattutto il Morvillo-Falcone, dove gli studenti hanno addirittura deciso di tornarsene a casa. Situazione sotto controllo al Classico di Francavilla, dove i termosifoni sono bollenti ma ci si “congela” ugualmente. Gli esempi e le proteste sono comunque numerosi in tutti i comuni del Brindisino.

I sindaci e lo stesso presidente della Provincia (competente per le superiori), dal canto loro, mettono le mani avanti e assicurano di aver fatto tutto quanto nelle loro possibilità per evitare che le aule fossero ghiacciate. Ciò di cui si lamentano gli inquilini delle scuole è però il presunto mancato controllo circa il corretto funzionamento degli impianti: se sono stati semplicemente messi in funzione, ma nessuno ha controllato che fossero efficienti, cosa si è risolto?, si chiedono.

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