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Il Foggia rifila una “manita” alla Virtus: allo Zaccheria finisce 5-1

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Lo zoccolo duro del tifo francavillese: sempre presenti

Al “Pino Zaccheria” è finita 5-1 per i padroni di casa. Non c’era modo peggiore d’interrompere la lunga ed esaltante serie positiva, ma prima o poi doveva accadere. La “manita” che il Foggia ha rifilato ieri sera alla Virtus Francavilla non cambia il giudizio positivo sul campionato sin qui disputato dagli uomini di mister Antonio Calabro, ma semmai conferma il divario netto che esiste tra le prime quattro della classe e le “dirette” inseguitrici. Infatti, nonostante la sconfitta a sorpresa 1-0 dei campani sul campo del Messina – settimana scorsa strapazzato in casa dalla stessa Virtus – la quarta in classifica Juve Stabia conserva otto punti di vantaggio sul Cosenza (vittorioso 2-0 a Melfi) e sui biancazzurri (a quota 36). D’altra parte, i francavillesi soffrono molto contro le “big” e finiscono per incassare troppi gol. Segno, questo, di un atteggiamento propositivo e dell’idea di giocarsela sempre e comunque a prescindere dal blasone dell’avversario. Un atteggiamento da “grande” che però spesso finisce per mettere in risalto i limiti di una rosa – è bene ricordarlo – costruita per disputare una stagione dignitosa, non certo per ambire da subito al salto di categoria. Ma non è questo il tempo per piangere sul latte versato e per rimuginare su di un approccio alla gara che non è stato neppure lontano parente, ieri sera, di quelli mostrati in altre occasioni. Bisogna subito archiviare la brutta serata di ieri e la cinquina incassata (doppia segnatura del neoacquisto Mazzeo, Loiacono e doppio Di Piazza per i padroni di casa con l’inutile gol bandiera di Idda al 78′ per gli ospiti) e pensare al prossimo delicato appuntamento tra le mura amiche del “Giovanni Paolo II” contro i siciliani dell’Akragas (sabato 4 febbraio alle 14,30). Una formazione, quella agrigentina, che annaspa e occupa il quartultimo posto e dunque un impegno sulla carta abbordabile per i virtussini. Ma, d’ora in poi – e la caduta della Juve Stabia sul campo del Messina funga da esempio – nessuna sfida può essere sottovalutata.

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La scenografica tifoseria dei “satanelli”

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Il secondo gol di Mazzeo, tenuto in gioco da Idda

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