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La denuncia dei residenti: «Guano ovunque, siamo prigionieri dei colombi: rischio infezioni»

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IMG_0538Provate a immaginare il timore delle conseguenze per una pioggia improvvisa a marzo, o l’angoscia del caldo soffocante quando non si possono aprire le finestre in estate e bisogna restare sigillati in casa. Sentitevi madri e padri di figli piccoli che non possono giocare sul balcone, nessuna sigaretta alla finestra, panni da asciugare rigorosamente nei corridoi.
Sembra una scena da film western e invece quello da cui ci si deve proteggere non sono i proiettili bensì le orde di colombi. Sì, avete capito bene: un enorme nido di volatili cresciuto a dismisura proprio di fronte casa, in pieno centro, precisamente tra via Tagliavanti e via Carducci.

Se questo è un balcone
Se questo è un balcone

Una giovane famiglia convive da mesi con una massiccia colonia di colombi che invade il borgo antico e che sembra aver stabilito il proprio quartier generale nella zona. L’immobile di fronte è adibito a ufficio e così buona parte esterna dell’edificio, tra balconi, davanzali e terrazzo, resta abbandonata a se stessa, permettendo agli uccelli di vivere indisturbati.

Le controindicazioni di questo particolarissimo insediamento non risiedono solo nel fatto che non si possano tenere aperte le finestre senza doverli incrociare in cucina, su tavoli, sedie o addirittura nella culla del bambino, ma soprattutto nell’ovvio inconveniente dei loro escrementi depositati in ogni dove.

Il risultato per la povera famiglia è di non poter più né utilizzare né riuscire a pulire il balcone esterno, tale è la quantità di guano accumulatosi. L’arrivo delle piogge degli ultimi giorni ha notevolmente complicato la situazione: gli escrementi disciolti sono colati dovunque.

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Nonostante il filo spinato…

Gli abitanti sono seriamente preoccupati non solo per i disagi, il cattivo odore e lo spettacolo indecoroso, ma anche per i rischi igienico-sanitari conseguenti a questa situazione. Peraltro, associata alle colonie di volatili c’è sempre la presenza dei loro ectoparassiti, come pulci, zecche, acari, che spesso causano preoccupanti infestazioni, portandosi dietro svariate malattie, alcune delle quali contagiose per l’uomo.

Disorientati dall’incresciosa situazione gli inquilini si sarebbero rivolti mesi fa alla polizia municipale, la quale avrebbe suggerito rimedi palliativi come i nastri o i fili intrecciati sulla ringhiera per evitare che gli uccelli vi si posino. Nessuna risposta concreta per il disagio del guano. Così, il 29 dicembre scorso hanno deciso di procedere con un esposto alla ASL di Brindisi, che, tuttavia, è rimasto ad oggi privo di risposta.

La domanda che, a questo punto, i cittadini si pongono, e pongono alle istituzioni, è: come si risolve un problema del genere? Di chi è la competenza? Chi ascolterà le preoccupazioni così a lungo sottovalutate di questa famiglia costretta a vivere in mezzo alla sporcizia e alla paura di contrarre qualche infezione?

Ilaria Alavilla

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