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Medico disperato: «Il mio ambulatorio saccheggiato tre volte». Ladri via con i vaccini

via giovanni antonio milone
Via Giovanni Antonio Milone, stradina che “taglia” corso Umberto I e via Michele Imperiali a Francavilla Fontana

Sono entrati dalla finestra e, per l’ennesima volta, hanno saccheggiato l’ambulatorio di un medico di famiglia: indisturbati, si sono portati via computer, stampante e un frigo contenente dei vaccini. Il tutto di notte sì, ma in pieno centro. È accaduto tra mercoledì 19 e giovedì 20 aprile in via Giovanni Antonio Milone – stradina che “taglia” corso Umberto I e via Michele Imperiali – a Francavilla Fontana. «Non se ne può davvero più – sbotta il titolare, che ha perso nuovamente numerosi dati sensibili dei suoi pazienti – e trovo che sia necessario incrementare i controlli».

Già, perché con quest’ultimo i furti con scasso da lui subiti salgono a tre: due negli ultimi cinque mesi, il primo della serie qualche anno fa, quando il suo studio era in via Municipio, poco distante da via Milone. In quell’occasione, oltre a rubare, i ladri defecarono anche sul pavimento e sulle sedie nella sala d’attesa.

La penultima volta, a dicembre, irruppero dalla porta principale e s’impossessarono soltanto di pc e stampante.

L’altro ieri, invece, il servizio è stato persino più completo: dopo aver forzato una finestra che dà sulla strada, gli autori (o l’autore) del furto hanno caricato e preso con sé nuovamente computer e stampante, ma anche un piccolo frigo in cui il medico – da qualche tempo assente per motivi personali e sostituito da una collega – conservava dei vaccini che sarebbero stati somministrati ai suoi mutuati.

I fatti sono stati regolarmente denunciati ai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana, cui ora spetterà dare identità e giusta punizione ai responsabili. Un’impresa tutt’altro che semplice, poiché purtroppo i locali non sono dotati di un sistema di videosorveglianza e l’unica telecamera presente nella zona è quella della farmacia poco più avanti, lungo corso Umberto, che però è puntata nella direzione contraria.

Dopo questa terza razzia, il dottore è, allo stesso tempo, infuriato e scoraggiato. Invoca una maggiore presenza delle forze dell’ordine, soprattutto di notte, e magari l’installazione di videocamere nel centro storico da parte dell’Amministrazione comunale. Così, insomma, avanti non è disposto ad andare. Ora lo attende una lunga trafila burocratica – oltre alla spesa necessaria a riacquistare gli attrezzi del mestiere – per mettere al corrente l’Asl dell’accaduto e per cercare di recuperare almeno una parte dei dati perduti. Dati importanti e non a caso definiti “sensibili” dalla legge che riguardano, peraltro, stato di salute e terapie di centinaia di cittadini francavillesi.

Eliseo Zanzarelli

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