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Il proiettile è entrato nell’avambraccio e quasi uscito, gli altri potevano uccidere



Il proiettile, partito da una pistola calibro 9, è entrato nell’avrambraccio sinistro ed è poi quasi uscito. Le condizioni di salute del 47enne Cosimo Canovari sono comunque buone dopo l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto nel pomeriggio di oggi dopo essere scampato, intorno alle 15,30, a un agguato proprio sotto casa sua, in via Cotogno 3 a Francavilla Fontana. Qualcuno ha citofonato e l’ha costretto a uscire, poi ha fatto fuoco con una pistola. Chi e perché, ancora non si sa. Il ferito non ha raccontato nulla di utile, per il momento, ai carabinieri della compagnia della Città degli Imperiali, che indagano sul caso.
Sarebbero stati quattro in totale gli spari, esplosi a casaccio, nel senso che avrebbero potuto tranquillamente uccidere il bersaglio mobile prescelto. Se anche uno solo di essi avesse raggiunto al petto Canovari – peraltro già noto alle forze dell’ordine e nel 2012 destinatario di un atto intimidatorio sempre nei pressi della sua residenza – per questi non ci sarebbe stato nulla da fare.
E, invece, per fortuna, la pallottola si è conficcata nell’avambraccio, non ha intaccato l’osso e si è frantumato nelle parti molli lesionando i tendini, ma probabilmente non le terminazioni nervose. L’equipe di chirurghi ortopedici dell’ospedale “Dario Camberlingo”, dove l’uomo è stato condotto a bordo di un’autoambulanza del servizio 118, ha estratto il proiettile e suturato la ferita. Il paziente è sicuramente fuori pericolo di vita, sebbene sia necessario attendere il decorso post operatorio per valutare se possano esservi conseguenze più gravi rispetto a quelle che sin qui è stato possibile diagnosticare.
Resta per ora un grosso interrogativo su sicari, movente ed eventuali mandanti.

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