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Ufficiale: Bruno revoca D’Alema. Un altro piccolo colpo di scena: via dall’Asi pure Martina

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Come annunciato ieri al termine della riunione-fiume del Partito democratico, stamattina (12 luglio) il sindaco Maurizio Bruno ha revocato le deleghe a Franco D’Alema, che ieri era stato indicato da Alternativa popolare al posto di Luigi Galiano. “No al cannibalismo politico”, avevano sentenziato i democratici con un moto d’orgoglio. Sta di fatto che D’Alema, nominato a sorpresa, può forse essere considerato l’assessore meno longevo della storia: soltanto 12 ore, dalle 10 del mattino alle 22 della sera. Oggi, però, Bruno non si è limitato a silurare l’incolpevole D’Alema – nulla contro di lui da parte del Pd – ma ha anche revocato la delega di Antonio Martina (segretario cittadino di Ap) all’Area di sviluppo industriale di Brindisi (Consorzio Asi). Sì, perché, quando Galiano entrò in Giunta, il suo precedente incarico all’Asi fu, per così dire, ereditato proprio da Martina. Quest’ultimo pare fosse comunque intenzionato a dimettersi dal consorzio presieduto da un’altra figura illustre di Ap: l’ex segretario cittadino Domenico Bianco. Ed è proprio tra Bianco, Martina, Galiano, il coordinatore provinciale Ciro Argese e, ovviamente, il capogruppo Giuseppe Cavallo che si è consumato lo strappo in seno agli “alfaniani”. Se, fino a domenica sera, il posto in Giunta dell’ex vice sindaco Galiano non sembrava in discussione, lunedì ecco il colpo di scena: ieri mattina, a Castello Imperiali, Cavallo, Martina e Argese – nell’ottica di una rotazione degli uomini e dei ruoli all’interno del partito – decidono di scaricare lo stesso Galiano e optano per D’Alema (ex presidente del Consiglio comunale ai tempi dell’ultima Amministrazione della Corte). In un primo momento, Bruno accetta o, per meglio dire, subisce la situazione, ritira le dimissioni e forma il suo nuovo esecutivo: Alfredo Iaia, Enzo Garganese, Alessandra Latartara, Nicola Lonoce, Michela Lonoce, Nicola Cavallo e, appunto, D’Alema. Galiano non la prende affatto bene e si lascia andare a uno sfogo nei confronti dei responsabili del suo partito e dello stesso sindaco. Nel frattempo, però, monta il malumore anche all’interno del Pd. Il consigliere comunale Mimmo Vozza si dimette e anche altri, come lui, ci pensano su. Si susseguono, per tutta la giornata, confronti e riunioni. L’emorragia di dimissioni si arresta. Infine, ieri sera, i dem chiedono a Bruno di togliere l’assessorato a Cavallo. Il primo cittadino è d’accordo. Galiano, Bianco e altri dirigenti di Ap accolgono con favore questa inversione di rotta. Di questa mattina l’estromissione ufficiale dalla Giunta di D’Alema (per il momento si dovrebbe andare avanti con una Giunta da sei assessori) e dall’Asi di Martina. Intanto, alle 11,30 è in programma una conferenza stampa proprio del consigliere Cavallo – vero protagonista di queste ultime due settimane, cominciate il 26 giugno dal diverbio tra lui e l’ex assessore Tommaso Resta in una pausa del Consiglio comunale – che spiegherà le sue ragioni e le sue posizioni.

 

 

 

 

 

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