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Dirigente condiviso, Cgil: «Quelle delibere sono illegittime, siano revocate in autotutela»

Il dirigente dei Servizi finanziari Gabriele Falco
Il dirigente dei Servizi finanziari Gabriele Falco

La Cgil – Funzione pubblica di Brindisi, tramite Patrizia Stella, ha scritto al sindaco, al segretario generale, al collegio dei revisori dei conti, agli assessori e ai consiglieri di Francavilla Fontana per chiedere di revocare in autotutela le delibere d Giunta con cui è stato deciso l’utilizzo condiviso del dirigente dei Servizi finanziari, Personale, vice segretario (Gabriele Falco) in quanto in presunto contrasto con le normative di riferimento.

Scrive il sindacato:

In data 16/06/2017 veniva trasmessa alla scrivente Segreteria territoriale una nota a firma del Sindaco e del Segretario con cui si comunicava ( ai dirigenti comunali, ai Sigg. rappresentanti la RSU e alle segreterie territoriali CGIL- CISL e UIL, agli assessori ed ai consiglieri comunali) che l’Amministrazione non avrebbe proceduto al rilascio del parere favorevole per la stipula di convenzioni ex art. 14 del CCNL/2014 ( trattasi invece del CCNL del 22/01/2004), tantomeno al rinnovo delle convenzioni ad oggi attivate considerato il numero illogico e consistente di richieste pervenute, ecc …;

con deliberazione della G.C. n. 252 del 29/08/2017 veniva approvato lo schema di convenzione con il Comune di Nardò per ulteriori anni 2 per l’utilizzo condiviso di un funzionario Dirigente;

con deliberazione n. 256 del 7/09/2017 avente per oggetto “ Deliberazione n. 252/2017 la G.C. disponeva la conferma e la convalida della deliberazione n. 252 del 29/08/2017.

Tanto premesso la scrivente O.S. di categoria osserva preliminarmente che le delibere relative all’ “utilizzo condiviso” tra il Comune di Francavilla F.na e il Comune di Nardò per un rapporto part-time ed a tempo determinato di due anni del Dirigente in questione non si giustificano con le esigenze di maggiore efficienza dell’azione amministrativa nell’interesse della collettività.
E’ notorio, infatti, che il dirigente de quo è alquanto oberato di più incarichi dirigenziali (nell’area Economico- finanziaria, Personale e Vice Segreteria Generale).

Inoltre si rileva che la deliberazione n. 252 del 29/08/2017 è stata adottata in violazione dell’articolo 5, comma 4, lettera F del CCNL della Dirigenza del 2010 e dell’art. 7 del D.P.R. n. 62 del 14/06/2013 che prevedono espressamente l’astensione del Dirigente all’adozione di provvedimenti che possano coinvolgere interessi propri, ecc.

Lo stesso art. 5, comma 4 prevede che il dipendente pubblico è tenuto ad assicurare l’osservanza delle direttive dell’Ente ( vedi nota del 16/06/2017 a firma del Sindaco e del Segretario Generale).

La scrivente rileva, inoltre, che anche la deliberazione n. 256 del 7/09/2017, affetta da vizi di legittimità e di merito, deve essere revocata in autotutela in quanto dispone “ la conferma e la convalida della deliberazione n. 252 del 29/08/2017.”

La FP CGIL si chiede come sia possibile che il Segretario Generale, in qualità di garante della legalità e della conformità dell’azione amministrativa alle leggi, pur avendo sottoscritto in data 16/06/2017, unitamente al Sindaco, la nota con cui comunicava ai dipendenti che “ questa Amministrazione non procederà al rilascio del parere favorevole per la stipula di convenzioni….” possa aver consentito l’approvazione in data 07/09/2017 dello schema di convenzione per “l’utilizzo condiviso” del funzionario con il Comune di Nardò.

A fronte di tali palesi contraddizioni la scrivente Segreteria territoriale chiede al Sindaco e al Segretario Comunale le motivazioni che giustificano il susseguirsi degli atti emanati come sopra riportato.

Risulta, inoltre, che, contrariamente alle previsioni contrattuali e normative, il dirigente incaricato non ha esitato a partecipare alla riunione di Giunta del 29/08/2017 ove si discuteva della stipula della convenzione con il Comune di Nardò per il suo utilizzo “ condiviso”.
Si preannunciano, al riguardo, idonee iniziative nelle sedi opportune.
Si resta in attesa della revoca in autotutela delle delibere n. 252/2017 e 256/2017.

 

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