“Stipendi d’oro”, condanna per il comandante Cito. Ma stavolta nessuna sospensione

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Il comandante Antono Cito

Si è concluso, ieri, con cinque condanne il primo grado del processo “Stipendi d’oro” (leggasi: gonfiati) al Comune di Martina Franca. Tra i cinque dirigenti comunali riconosciuti responsabili del reato di truffa aggravata dal Tribunale di Taranto figura anche il comandante della polizia locale di Francavilla Fontana Antonio Michele Cito, che insieme con gli altri quattro (Michele Albertini, Eligio Mutinati, Francesco Paolo Ricci e Giovanni Simeone) dal 2000 al 2011 avrebbe percepito più di quanto gli spettava in termini di “trattamento economico accessorio” (dal 2000 al 2007), d’indennità di risultato (fino al marzo 2008) e d’indennità di posizione (fino al marzo 2011). Alcuni dei reati inizialmente contestati dalla Procura si sono prescritti. Per il responsabile della Municipale francavillese una pena di tre anni e otto mesi di reclusione, ma stavolta – a differenza che nella precedente occasione, da cui poi il dirigente è comunque uscito pulito – non scatterà la sospensione dal servizio, in quanto il reato per cui si è proceduto non tra quelli contemplati dalla Legge Severino. Nella condanna a carico del comandante è stato fissato anche il pagamento di una provvisionale di 100mila euro e il risarcimento del danno al Comune di Martina Franca (costituitosi parte civile). Alla fine, comunque, anche in questo caso potrebbe sopraggiungere la prescrizione. Intanto, Cito e il suo legale preannunciano, una volta conosciute le motivazioni, l’intenzione di appellare il provvedimento del giudice di prime cure.

 

 

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