Cerca
Close this search box.

Chiesero 10mila euro a un imprenditore, condanna in primo grado e interdizione perpetua per due agenti della polizia locale

sentenza giudizio tribunale

Concussione aggravata in concorso: sono stati condannati in primo grado Cristofaro Capobianco (sei anni di reclusione) e Giuseppe De Gironimo (quattro anni), i due operatori della polizia locale di Francavilla Fontana che, nel settembre 2014, furono arrestati dai carabinieri in forza alla Compagnia della Città degli Imperiali, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura di Brindisi (titolare del fascicolo, il sostituto Milto De Nozza).

Secondo l’accusa, i due – a suo tempo impiegati nel Settore commercio della Municipale – chiesero a un rivenditore d’auto una tangente da 10mila euro per sanare delle presunte irregolarità legate alla sua impresa: una generosa mancia, insomma, avrebbe potuto consentirgli di risolvere amichevolmente la faccenda. L’imprenditore, però, anziché pagare, raccontò tutto ai militari dell’Arma che avviarono le indagini. I fatti contestati risalgono al dicembre 2013, quando la vittima addirittura registrò i due vigili nell’atto di chiedergli denaro.

La richiesta sarebbe avvenuta attraverso il commercialista della rivendita, al quale sarebbero stati in un primo momento proposti, per l’appunto, 10mila euro, una somma poi scesa fino a 2mila. Non se ne fece nulla, forse anche perché i due avevano fiutato il pericolo, ma per gli investigatori e il magistrato inquirente il reato di concussione si era già consumato.

Di quest’oggi (2 febbraio)  il pronunciamento del giudice monocratico del Tribunale di Brindisi Geneantonio Chiarelli che, oltre ad aver condannato gli imputati alle pene di sei e quattro anni di reclusione e al risarcimento danni al Comune costituitosi parte civile a processo (danni quantificati in 30mila euro, oltre al pagamento delle spese ), ne ha anche disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, con annessa sanzione accessoria dell’estinzione del rapporto di pubblico impiego.

L’avvocato Michele Fino, difensore di Capobianco e Di Geronimo – entrambi 61enni – è pronto a impugnare la sentenza e a ricorrere in appello quando, entro 90 giorni, saranno depositate le motivazioni della sentenza.

 

 

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com