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Questione di ore per il candidato sindaco del centrodestra: ultimo tentativo esterno, poi si pescherà all’interno

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Sono ore decisive, quasi febbrili, queste, per il centrodestra di Francavilla Fontana, che dovrà necessariamente e con una certa urgenza indicare il suo candidato sindaco. Nel corso di una riunione tenutasi venerdì sera si è parlato di strategie e sono stati fatti tanti nomi, ma nessuno di questi è ancora quello ufficiale dello sfidante o della sfidante di Maurizio Bruno, Antonello Denuzzo e Pietro Iurlaro (oltre che dei futuri candidati di Rifondazione comunista e Movimento 5 Stelle).

Giovanni Taurisano
Giovanni Taurisano

La giornata decisiva, in questo senso, potrebbe essere quella di domani (lunedì 12 marzo), quando il dottor Giovanni Taurisano, dirigente dell’Ufficio igiene dell’Asl, scioglierà la riserva e ufficializzerà il “sì” o il suo “no”. La pista che conduce al medico – ex consigliere provinciale di centrodestra ai tempi di Nicola Frugis, ma considerato da sempre una figura trasversale – sembra essere, al momento, quella preferita da partiti e movimenti della futura coalizione moderata (Forza Italia, Progetto per l’Italia, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Noi Centro) che altrimenti saranno costretti a guardare al loro interno.

L’altra sera, Progetto per l’Italia ha anche proposto di risolvere tutto con le primarie, ma gli altri hanno risposto all’unanimità che è troppo tardi per organizzarle e celebrarle. Si rischierebbe, insomma, ancora del tempo prezioso. Se, dunque, anche Taurisano rifiuterà, le forze politiche dovranno fare sintesi e quadrato intorno a qualche risorsa intestina.

Circolano diversi nominativi, come quelli di Mimmo Bungaro, Gianni Capuano e Sara Milone (tutti consiglieri comunali uscenti di Forza Italia), di Michele Iaia (già consigliere comunale, oggi coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia) e di Carmine Calò (già consigliere comunale).

Se ne saprà di più domani sera, a margine di quella che – nel caso di rifiuto dell’ultimo esterno interpellato – si preannuncia come l’ennesima riunione fiume. Nella speranza – questa sì, ampiamente condivisa – che non si concluda con un’atra fumata nera.

 

 

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