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Video a luci rosse in un ambulatorio d’ospedale fa il giro dei social: indagine interna dell’Asl

Un frame del video in questione

Da qualche mese a questa parte, circola sui canali social e di messaggistica istantanea – perlopiù Whatsapp – un video a luci rosse girato all’interno dell’ambulatorio di un ospedale, che si è sospettato potesse essere un ospedale della zona. Il filmato (della durata poco più di 20 minuti) vede protagonisti un uomo e una donna, presumibilmente dipendenti della struttura ospedaliera, impegnati in scene esplicite di sesso tra provette e alambicchi. Le performance dei due, che indossano e poi parzialmente svestono il camice, sono state immortalate da una telecamera fissa, quasi sicuramente quella di un cellulare, posizionata probabilmente su di uno scaffale del laboratorio.

La registrazione, come spesso accade in questi casi, è passata da uno smartphone all’altro fino a essere diventata praticamente di dominio pubblico. Ed è giunta anche nelle mani della Direzione generale dell’Azienda sanitaria locale brindisina (Giuseppe Pasqualone), che ha avviato un’indagine interna per fare chiarezza sull’accaduto, individuare i responsabili ed eventualmente punirli. Sono stati effettuati accertamenti sia sui luoghi che sulle persone per capire se effettivamente la location fosse nosocomio locale e se gli attori porno amatoriali facciano o facessero effettivamente parte – come sembrerebbe – del personale Asl.

Intanto, però, il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Brindisi, Antonino La Spada, in una nota indirizzata al commissario straordinario e al direttore sanitario, ha escluso categoricamente che quel “video indecoroso” possa essere stato girato negli ambienti del “Perrino”.

 

 

 

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