Per anni e anni avrebbe stuprato sua figlia, sangue del suo sangue, e da questa relazione incestuosa sarebbe persino nata una bimba.
Il presunto padre-orco, genitore di una sua stessa figlia-nipote, un 52enne residente a Taurisano (Lecce), è stato arrestato quest’oggi (venerdì 14 dicembre) dai carabinieri in forza alle Compagnie di Casarano (Lecce) e San Vito dei Normanni, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce Cinzia Vergine su richiesta del Pm Stefania Mininni.
Le indagini sono partite circa sei mesi fa, quando la giovane donna – oggi 29enne – si è rivolta al suo legale di fiducia, Antonio Sartorio del Foro di Brindisi, e ha deciso di raccontare ai militari dell’Arma della Stazione di Latiano – autori di certosine indagini – i suoi 13 anni (dall’età di 7 fino ai 20) di maltrattamenti e sesso non consenziente, tra pressioni psicologiche e paure per sé e per la piccola nata nel 2011 da quegli stessi rapporti immorali (concepita non certo per colpa sua).
Un periodo traumatico, un inferno familiare, che nel tempo le sarebbe costato anche un doloroso aborto. I figli di quell’incesto violento, infatti, avrebbero potuto essere due.
Nel frattempo, per la donna c’è stato anche un matrimonio fallimentare con un marito violento, ubriaco e mai amato (sposato per sfuggire alle angherie del padre) dal quale è nato un altro bimbo, che oggi ha 5 anni.
I suoi due figli sono ora stati affidati a una casa famiglia, mentre lei ha trovato il coraggio di liberarsi da quel pesante fardello grazie anche all’aiuto del suo nuovo compagno, che l’ha spronata e sostenuta.
L’elemento di prova risultato decisivo a incastrare il 52enne sarebbe stato il test del DNA, che avrebbe fornito una compatibilità totale.
L’uomo, dopo le formalità, è quindi stato condotto nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce.
L’uomo, dopo le formalità, è quindi stato condotto nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce.
