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L’assessore va in missione a Roma, torna e il Comune lo rimborsa: ma era necessario?

Uno degli ingressi del municipio di Oria
L’assessore Pasquale Salerno

Lo scorso 16 dicembre, l’assessore allo Sport del Comune di Oria, Pasquale Salerno, dopo essere stato autorizzato dal sindaco Maria Lucia Carone, si è recato a Roma con la sua auto per consegnare a mano della documentazione relativa al bando “Sport e periferie” presso gli uffici della Presidenza del Consiglio.

Quando è rientrato, l’amministratore – trattenutosi nella capitale una sola giornata, con pernottamento e ripartenza all’indomani – ha documentato le spese sostenute durante la missione e ne ha chiesto il rimborso: 360 euro per il rifornimento e 77,30 per il pedaggio autostradale, per un totale di 437,30 euro.

La responsabile del Servizio Ufficio segreteria del Settore Affari generali, Loredana D’Elia, ha preso atto di quanto documentato da Salerno ma, per il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno, ha consultato il decreto in materia dei ministri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze del 4 agosto 2011.

L’articolo 3 di questo decreto – richiamato in determina dalla funzionaria comunale – fissa un rimborso spese in misura non superiore a 184 euro per giorno di missione fuori sede con pernottamento. Cifra, questa, poi effettivamente liquidata a Salerno, il quale ha dovuto finanziare di tasca propria i restanti 253,30 euro.

Questo è ciò che “racconta” la determinazione numero 1434 del 27 dicembre 2018, pubblicata sull’ambo pretorio. Posto che, alla fine, l’esborso per il Comune non è stato – tutto sommato – eccessivo, qualche domanda sorge spontanea: era proprio necessario che Salerno si recasse personalmente a Roma per consegnare quei documenti o si sarebbe potuto procedere per raccomandata o, tutt’al più, tramite corriere comunque spendendo sicuramente meno?

 

 

 

 

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