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Nel Castello degli Imperiali una maxi gelateria: nasce il Giba Imperial Castle Cafè


Dimenticate uffici comunali, stanza del sindaco, sala consiliare, museo e conferenze assortite: il Castello degli Imperiali si trasformerà ben presto in una maxi gelateria artigianale, con possibilità di gustare anche degli ottimi cocktail, e si chiamerà Giba Imperial Castle Cafè.La notizia ha dell’incredibile, ma col passare delle ore – fortunatamente per alcuni, purtroppo per altri – ha trovato sempre più conferme: il titolare del Giba ha presentato un’offerta irrinunciabile alla quale neanche il morigerato primo cittadino della Città degli Imperiali, Antonello Denuzzo, ha saputo dire di no. “Acciderbolina!”, avrebbe esclamato così su due piedi, salvo poi aver chiesto immediatamente scusa per il linguaggio poco consono al suo ruolo e al decoro delle istituzioni.

Sembra che l’iniziativa del noto imprenditore Giovanni Lopalco, alias Gibbone, sia nata a seguito del sequestro, nella seconda settimana di marzo, del suo grande ombrellone in piazza Umberto I.

Qualcosa che proprio non gli è andato giù, tanto da averlo convinto a formare una cordata per acquisire intanto la gestione, poi magari anche – Soprintendenze permettendo – la proprietà del monumento simbolo della Città degli Imperiali.

La questione, che sarà a stretto giro discussa in Giunta e in Consiglio, è già al vaglio dei funzionari comunali, i quali nutrono pochi dubbi: sarebbe un affare. Se con la politica locale non si mangia, figurarsi con la cultura. Coi gelati e i panini si mangia, con i cocktail si beve anche. Le cifre della trattativa sono ancora segrete, ma ovviamente non si parla certamente di bruscolini.

Stando a quanto trapelato ieri tra Campomarino e San Pietro in Bevagna – dove il Giba aprirà a breve un’altra succursale – se l’operazione andasse in porto, non solo l’Amministrazione di Francavilla Fontana potrebbe poi completare tutte le opere pubbliche incompiute, ma persino quintuplicare la capienza dello stadio Giovanni Paolo II, che sarebbe dotato di tre anelli per il pubblico, e pensare addirittura alla realizzazione di un piccolo aero-eliporto nei pressi del centro di carico intermodale a servizio della futura Zes jonica.

E il Comune dove si trasferirà? È già allo studio la possibilità di radere al suolo l’area ex Fiera dell’Ascensione per costruirvi un palazzo interamente in vetro (servizi igienici a parte) al fine di aumentare la percezione di trasparenza fra i cittadini. Poi ciascuno continuerà comunque a fare come sempre.

I tempi di realizzazione per quanto sopra descritto sarebbero stati fissati in 48 mesi, ma tutto dovrà seguire un preciso iter amministrativo. Certo è che un’occasione del genere, se persa, difficilmente potrà ricapitare.

 

 

 

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