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Bocciatura del campo da golf, Art.9: «Una grande vittoria della democrazia»


Si riceve e pubblica:

La questione “Campo da Golf” in agro di Francavilla Fontana merita una valutazione complessiva che parta dall’iter che ha portato fino al recente pronunciamento della Regione.

Non possiamo infatti esimerci dal sottolineare il ruolo decisivo del processo partecipativo da parte della cittadinanza francavillese rispetto all’esito di una questione tanto delicata.

Forse, per la prima volta nella storia di questa comunità, un argomento che solitamente passa solo ed esclusivamente dai tavoli tecnici e della burocrazia, è diventato di dominio pubblico. La cittadinanza ha potuto informarsi, partecipare ad incontri, conoscere le sfaccettature e le caratteristiche di un progetto che, indipendentemente dalle proprie percezioni, avrebbe modificato l’assetto di una zona enorme dell’agro di Francavilla Fontana.

Un tema che è stato addirittura discusso in Consiglio Comunale per ben due volte, nonostante non vi fosse nessuna delibera da votare o regolamento da licenziare.

Il dibattito su questa iniziativa privata ha scatenato un momento di democrazia che possiamo oggettivamente definire inedito.

È successo, insomma, che la cittadinanza abbia influito attivamente sulle dinamiche di un procedimento che indubbiamente avrebbe intaccato la sfera pubblica.

L’esito arrivato con la Determinazione Regionale del 23.04.2019 e pubblicata nel Bollettino Regionale in data 09.05.2019, è solo l’ultimo di tanti passaggi che questa storia ha vissuto.

Noi di Articolo 9 ci eravamo già espressi in passato sulla contrarietà ad un progetto che ritenevamo, dopo averne studiato bene i pro e i contro, essere in contrasto con quello che vogliamo sia il modello di sviluppo che Francavilla Fontana dovrebbe perseguire. Le motivazioni della contrarietà sono molteplici e tra queste vogliamo ricordare l’enorme cementificazione prevista nell’intero progetto che non prevedeva solo il campo da golf, lo spostamento di ulivi anche secolari, l’utilizzo di muretti a secco centenari come semplici linee di demarcazione per i percorsi previsti, l’utilizzo di quantitativi di acqua non più sostenibili.

L’aspetto che qui ci preme sottolineare è semplicissimo: l’attivismo delle cittadine e dei cittadini, la volontà di partecipare ad un percorso, ha apportato indubbiamente un valore aggiunto a tutto l’iter, rilevando delle problematiche e delle eccezioni al progetto che, senza timore di smentita, hanno fatto da pungolo anche a chi ha dovuto prendere le decisioni definitive.

Su questo vogliamo batterci.

Su questo vogliamo porre le nostre attenzioni, sulla possibilità (e la certezza come in questo caso) che la cittadinanza, abbia voce in capitolo. Vogliamo ribadire che non sempre è tutto già deciso. Vogliamo che chiunque sia parte attiva nei processi che determinano il futuro dell’intera comunità.

Su queste tematiche si fonda l’attività di Articolo 9 dentro e fuori dal Consiglio Comunale e, con queste basi, continueremo a lavorare.

Il Movimento Politico
“Articolo 9”

 

 

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