La scoperta del primo caso di positività al COVID -19 al siderurgico di Taranto segnala, se ancora ce ne fosse bisogno, che è necessario fermare tutte le produzioni non immediatamente essenziali.
Si fermi, ora, la produzione al Arcelor Mittal di Taranto. Non è possibile assembrare migliaia di lavoratori, è pericoloso per loro e per le loro famiglie. Chiediamo che, senza indugio, il presidente della Regione Emiliano o il Prefetto decretino la non essenzialità della produzione e la conseguente sospensione della produzione.
Evidentemente non basta la drammatica esperienza della zona di Bergamo, in cui si è proseguita la produzione nei comuni ad alta densità manifatturiera che oggi sono tra i più colpiti dal contagio e dai lutti.
La sicurezza di tutte e tutti va garantita, ogni sforzo va diretto al contenimento della pandemia.
Blocco delle produzioni e dei servizi non essenziali, reddito di quarantena per chi non può accedere alla tutela degli ammortizzatori sociali: autonomi, precari, partite Iva e disoccupate/i. La nostra proposta resta questa.
Per Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Nicola Cesaria, segretario regionale Puglia
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