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Cavi in rame e altri scarti di dubbia provenienza nel piazzale di un’impresa di rottami: denunciato il titolare


Nel piazzale di una ditta attiva nel settore del recupero metalli (rottami)con sede a Francavilla Fontana i carabinieri forestali della Stazione Forestale di Ceglie Messapica hanno trovato una tonnellata e mezza di cavi in rame, già sguainati, in contenitori in plastica e metallici.Ciò che ha insospettito gli operatori è stata la provenienza dubbia di quel materiale, sprovvisto di qualsivoglia documento giustificativo (non formulari, non annotazioni, nulla). Sul piazzale, inoltre, il rame ed altri rifiuti metallici (pannelli, frigoriferi), erano accatastati e depositati in modo incontrollato, in violazione alle prescrizioni dell’autorizzazione all’ esercizio dell’attività. Pertanto, lo stesso piazzale, di circa 100 metri quadri, tutto il materiale sopra depositato sono stati posti sotto sequestro.

L’amministratore della società, F.D. di 55 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi per ricettazione ed illecito ambientale. Sono tuttora in corso indagini mirate a stabilire la provenienza di tutto quanto rinvenuto e non documentato, comprese parti meccaniche di automezzi, di cui non vi è traccia sul registro di carico e scarico. Per l’ omessa compilazione di quest’ultimo, inoltre, è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo che va da 2.600 a 15.500 euro. Questa ultima operazione si inserisce nel quadro generale del contrasto alla gestione illecita dei rifiuti su tutto il territorio della provincia di Brindisi, per cui i carabinieri forestali sono in prima linea, così come nella repressione dei traffici e furti di rame, materiale tuttora molto appetito dalla criminalità (il valore del carico sequestrato è stimato intorno ai 6.000 euro), più o meno organizzata.

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