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Erchie, si è dimesso il sindaco Margheriti: «Un atto dovuto, ho deciso di candidarmi alla Regione»

Giuseppe Margheriti

Con una nota protocollata quest’oggi (31 luglio) e indirizzata a presidente del Consiglio, consiglieri, segretario generale e funzionari, il sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti si è dimesso dalla carica.

“I motivi di queste mie dimissioni – ha scritto nero su bianco, nel suo storico stile senza troppi fronzoli – risiedono esclusivamente nella mia volontà di candidarmi alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Puglia, tenuto conto che la legge regionale n. 2/2005, disciplinando la materia diversamente da quanto statuito dall’art. 65 del decreto legislativo 267/2000, ha previsto, al comma 1. dell’art. 6, una causa d’ineleggibilità alle cariche regionali per un sindaco dei comuni della regione. Il successivo comma 2 prevede che la citata causa d’ineleggibilità non ha effetto se l’interessato cessa dalle funzioni per dimissioni non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature”.

Quindi, Margheriti tenterà la scalata a via Gentile (nuova sede del Consiglio regionale pugliese), prevedibilmente a sostegno dell’aspirante governatore Raffaele Fitto, e lascerà sin d’ora simbolicamente il testimone alla sua vice Chiara Saracino, che a sua volta – come annunciato in tempi non sospetti – sarà candidata sindaco alle elezioni per il rinnovo degli organi comunali ercolani. Nel frattempo, sarà lei a dover traghettare ancora per un po’, sperando nella successiva fiducia dei suoi concittadini, palazzo di città.

Questo il messaggio pubblico, per quanto semplice eppure sincero, “partorito” dall’ormai storico primo cittadino ercolano:

“Cari cittadini Vi comunico che ho rassegnato le dimissioni da Sindaco.

Una scelta difficile, sofferta, meditata a lungo ma determinata da una motivazione  altrettanto importante per la mia città: concorrere alla carica di consigliere regionale e offrire ai miei concittadini e al territorio brindisino tutto una rappresentanza diretta.

La carica di sindaco non mi consentirebbe, vista la vigente normativa, di concorrere alla carica regionale.

Spinto dal senso di dovere e riconoscenza verso la mia comunità che da sempre mi sostiene e che è la mia seconda famiglia.

Certo e fiducioso che mi comprenderete e sosterrete, Vi abbraccio”.

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