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Regionali 2020, ad oggi sono cinque e “mezzo” i candidati francavillesi

Dall’alto e da sinistra verso destra: Balestra, Bruno, Cavallo, Curto, Passaro, Taurisano
Ad oggi sono cinque i candidati francavillesi in pectore al Consiglio regionale in programma il 20 e 21 settembre prossimi. In ordine alfabetico:
Adriana Balestra, anche consigliera comunale e provinciale, correrà con la “sua” Lega e a sostegno del candidato presidente di centrodestra Raffaele Fitto;Maurizio Bruno, ex sindaco francavillese, presidente della provincia e a tutt’oggi consigliere comunale, sostiene Emiliano all’interno della lista del Partito democratico;

Nicola Cavallo, consigliere comunale ed ex assessore nella sua città, sarà l’alfiere della renziana Italia Viva a sostegno del candidato presidente di centrosinistra Ivan Scalfarotto;

Euprepio Curto, già per diverse legislature e consigliature senatore, consigliere regionale e comunale, correrà per Forza Italia, ovviamente per Fitto presidente;

Maria Passaro, vice sindaca in carica e già presidente del Consiglio comunale, supporta il governatore uscente di centrosinistra Michele Emiliano, essendo candidata nel listino del presidente “Con Emiliano”.

C’è, infine il “mezzo” candidato francavillese: Giovanni Taurisano, originario di Oria ma consigliere comunale (ex candidato sindaco) a Francavilla Fontana e, di fatto, diviso ex aequo tra i due centri del Brindisino.

Non sarà semplice per nessuno di loro, ma per nessuno in generale, conquistare uno scranno in via Gentile al quartiere Japigia di Bari. Sempre in attesa della legge regionale (o dei diversi provvedimenti nazionali) mirata a garantire l’elezione di una rappresentanza femminile, serviranno migliaia e migliaia di preferenze per spuntarla sull’agguerrita concorrenza. I “big” del territorio, politici di lungo corso non solo francavillesi, sono usciti quasi tutti allo scoperto e ambiscono a conquistarsi un posto al sole nel massimo organo amministrativo pugliese. La campagna elettorale non è ancora alle porte, ma non mancano già incontri con l’elettorato, oltre che scontri, frecciate e strategie di disturbo persino al limite del fair play – come sempre, del resto accade – tra gli aspiranti consiglieri regionali.

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