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Il consigliere Fanizza: «Può il Comune spendere soldi pubblici per una mancata risposta ai cittadini?»


Il consigliere comunale di Francavilla Fontana Luigi Fanizza ha presentato un’interrogazione con la quale focalizza l’attenzione su di un’altra questione di quelle sulle quali, ultimamente, è molto concentrato. Stavolta, a finire nel mirino del consigliere di maggioranza (Libera Francavilla) è un debito fuori bilancio sul quale si è pronunciata la giustizia amministrativa.In particolare, il 12 marzo scorso, stando sempre a quanto scrive Fanizza, una società non meglio specificata ha notificato al Comune un ricorso al Tar per “l’accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione comunale all’istanza formulata al dirigente dell’Ufficio tecnico per il subentro nella gestione della discarica ubicata in contrada Feudo Inferiore”.

«Discarica – appunta Fanizza – intorno alla quale ancora oggi albergano forti dubbi circa la legittimità di alcuni atti amministrativi che hanno visto impegnare molti soldi del cittadino contribuente».

E poi: «La Giunta comunale con propria deliberazione n. 74 datata 20 marzo 2020, a parere dello scrivente in modo del tutto inopportuno, antieconomico ed illogico, si costituiva in giudizio contro la società ricorrente – per sostenere cosa? Non è dato sapere, posto che comunque, medainte l’omesso riscontro ad una semplice istanza di cittadini veniva violata, in modo colpevolmente grossolano, la legge 241/90con relativo regolamento comunale sul procedimento amministrativo ancora vigente (forse per pochi?!)».

Sta di fatto – analizza il consigliere – che dopo le varie fasi procedimentali con ordinanza dell’organo giudiziario amministrativo è stato ordinato al Comune di Francavilla Fontana di rispondere immediatamente e senza ulteriore ritardo alla istanza della società. «Il tutto, evidentemente, con spese legali a carico di questo Ente».

Dopo aver svolto le premesse, Fanizza denuncia alla cittadinanza francavillese lo spreco di danaro pubblico a causa di una “semplicissima e doverosa risposta” che il dirigente UTC è obbligato a dare sia pure con un semplice scritto” del tipo: “Grazie ma non siamo interessati”.

Non essendo avvenuto ciò, il cittadino francavillese che paga le tasse – a parere del consigliere – è costretto a pagare i danni prodotti per gravi omissioni dei propri doveri di ufficio.

Di qui il quesito: perché si è omesso più volte di riscontrare una semplice richiesta da parte di una società e per quale motivo quest’omissione ha comportato esborsi economici per l’ente?

Fanizza si chiede e chiede se l’Amministrazione abbia intrapreso un’azione di recupero delle somme spese in danno del dirigente in questione che “mediante la sua condotta omissiva e la sua mancata risposta (doverosa) ad una istanza della società interessata ha di fatto procurato un danno alle finanze del Comune per migliaia di euro da quantificare”.

«Questa circostanza – chiosa Fanizza – pone in evidenza l’inutile dispendio di danaro pubblico per il mancato assolvimento di una funzione pubblica; salvo che a Francavilla Fontana non sussista l’obbligo di rispettare leggi e regolamenti solamente per i cittadini».

Se ne parlerà in uno dei prossimi Consigli comunali.

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