Cerca
Close this search box.

Traffico di eroina, marijuana e hashish: tre in carcere, quattro ai domiciliari; 12 indagati


Si erano organizzati ben bene, con tanto di casa per lo spaccio poi cambiata con un’altra quando gli investigatori avevano scoperto la prima. L’eroina, in gergo, era “ventino” o “quintino”; la marijuana, invece, “ventella”, “ventelle”, “erba” o “bomba”; l’hashish era indicato come “fumo” o “storie”.Nel corso della mattinata odierna, i carabinieri della Stazione di Oria, coadiuvati dai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana e del Comando provinciale di Brindisi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi, nei confronti di sette persone, indagate con altre cinque (anche una donna) per traffico di sostanze stupefacenti.

I destinatari delle misure (tre delle quali carcerarie e quattro domiciliari), tutti residenti a Oria, sono R. F., 43enne, M.E., 22enne (cui è contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale, commessa per sottrarsi ad un controllo su strada mentre si occupava del traffico illecito), S. A., 23enne (con i primi due detenuto nella casa circondariale di Brindisi, nell’attesa di essere interrogato dal giudice per le indagini preliminari che ha disposto l’applicazione delle misure chieste dalla Procura), D.A., 21enne, F. F., 20enne, L. A., 25enne, S. A., 33enne (questi i quattro ai domiciliari).

Nel corso del tempo, gli investigatori hanno documentato numerose cessioni di droga, diverse delle quali sono state commesse nel corso dei primi sette mesi del 2018. I carabinieri sono stati impegnati per lungo tempo e hanno dovuto superare non pochi ostacoli disseminati lungo il percorso dagli stessi indagati, evidentemente piuttosto esperti. Tra le altre manovre messe in atto, l’abbandono di una prima base di spaccio in via Monte Grappa – messa sotto osservazione dai militari – e il trasferimento in un’altra abitazione in vico Bainsizza, con l’utilizzo nel frattempo di terreni agricoli in contrada Burdo dov’erano soliti nascondere cospicui quantitativi di sostanze sia stupefacenti che da taglio “pesante”.

E i militari, al comando del luogotenente Roberto Borrello, sono partiti proprio dai recuperi di consistenti quantitativi per ampliare le conoscenze su come agisse ciascuno dei presunti trafficanti, che – è emerso – avevano importanti appoggi da più noti e pericolosi pregiudicati locali.

«Terminate anche operazioni tecniche – fa sapere il procuratore della Repubblica di Brindisi, Antonio De Donno – è emerso un quadro complessivo di illiceità e personalità integralmente dedite al traffico illecito, ed il pericolo di commissione di gravi delitti della stessa tipologia di quelli per cui si procede è stato reputato insito proprio nell’acquisita “professionalità” degli indagati maggiormente gravati, che mai hanno smesso di delinquere, nonostante una serie di disavventure giudiziarie che già avevano interessato gran parte di loro».

Gli indagati catturati saranno sottoposti ai previsti interrogatori di garanzia nel corso dei prossimi giorni.

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com