Cerca
Close this search box.

Insulti anche omofobi ad artista emergente: “Non sei nessuno, ritirati e torna a fare il pizzaiolo”


Articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, a firma Zanzarelli, sull’edizione di oggi (domenica 7 febbraio): 

Il profilo Instagram di Darib

Sono parole pesanti, pesantissime che trasudano disprezzo e omofobia quelle rivolte in lettera da un anonimo o un’anonima a Damiano Ribezzo, in arte Darib, per screditarlo e sminuirlo. Damiano è un 24enne di Oria con la passione per la musica, in particolare per il canto. E, infatti, ha già pubblicato qualcosa e riscuote un discreto successo sui social e nei consueti canali dedicati, come Instagram, Youtube, ecc. Lo sa benissimo di non essere ancora un artista affermato, ma vorrebbe un giorno poterlo diventare, inseguendo il suo sogno sin da quand’era soltanto un bambino.

Ma cos’è successo? Nei giorni scorsi, Darib riceve una cartolina in busta chiusa, pare spedita da un ufficio delle Poste di Bari. Il timbro postale è quello. Inizialmente Damiano pensa alla lettera di qualche fan – non saranno tantissimi come quelli delle superstar, ma ce li ha già  – ma non appena aperto l’involucro l’amara sorpresa: sono insulti anche, belli pesanti, e non complimenti…

Cose del tipo: ma chi sei? Ma chi ti credi di essere? Mas chi ti considera?

Poi: “Sei il classico soggetto che solo perché strimpella qualche nota, pensa di essere arrivato a Sanremo”

E ancora: “Tu sei come (paragone con altri piccoli artisti oritani) e qualche altro gay (non con questo termine, ma con uno dialettale e più volgare) che credono di aver sfondato e invece sono stati sfondati. Ritirati, senti a un’amica. Ritirati. Torna a fare il pizzaiolo che almeno le ‘pizze’ sono sicura che le sai fare… A mano”

Un fulmine a ciel sereno per Damiano, che infatti ha tutto l’interesse a stigmatizzare l’accaduto: “Quanta cattiveria a questo mondo! Una persona come me non può inseguire i suoi sogni, non può mandare avanti i suoi progetti perché c’è sempre qualcuno che cerca di metterle i bastoni tra le ruote. Provo veramente pena! Oggi per tutti non sono nessuno, ma di certo io mi creo la mia strada! Almeno ci provo… E di essere deriso, umiliato, offeso, peraltro su tematiche come quella omofoba e sessista, proprio non mi va giù”.

“Non ragioniam di loro, ma guarda e passa” fece dire Dante a Virgilio nel terzo Canto dell’Inferno. È anche il consiglio per Darib: canta, ragazzo, canta fin quando non avrai più voce o passione. Al di là di ciò, resta la gravità del gesto e di affermazioni da condannare a prescindere. Perché un conto è non apprezzare l’artista, perché i gusti sono gusti e per definizione non si discutono; un altro denigrare l’uomo (o la donna) sul piano personale con espressioni becere e sempre inaccettabili.

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com