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Oria, acque agitate nella maggioranza: ipotesi azzeramento e rimpasto di Giunta


L’Amministrazione comunale di Oria, con a capo la sindaca Maria Lucia Carone, in carica dal 2018, si appresta a compiere il suo terzo giro di boa ma nella cosiddetta Coalizione per il cambiamento da qualche tempo a questa parte sono affiorati diversi malumori e anche qualche “mal di pancia”. Sono in corso, infatti, incontri chiarificatori tra le forze politiche di maggioranza giacché un terzetto di consiglieri – Tommaso Carone, Barsanofio Chiedi e Cosimo Patisso, quest’ultimo anche presidente del Consiglio – ha chiesto un azzeramento della Giunta finalizzato a un rimpasto nei nomi e nelle deleghe, forse anche con un allargamento ad almeno parte della minoranza. Un’ipotesi, quest’ultima, che non piace a tutti e, anzi, a qualcuno non piace per nulla. Ci sarebbero state delle richieste per imprimere, come si dice, una svolta all’attività amministrativa dopo tre anni che hanno visto protagonisti gli stessi uomini e le stesse donne. Se la risistemazione avverrà, sono tre i quesiti fondamentali da porsi, per altrettanti nodi da sciogliere.

Il primo. Quanti e quali tra i cinque attuali assessori dovrebbero rinunciare alla poltrona? Chi, dunque, tra Angelo Mazza (vicesindaco), Cosimo Delli Santi, Simona Erario, Lucia Iaia (unica novità dall’inizio, subentrata a Edmea Grassi) e Pasquale Salerno dovrebbe farsi da parte?

Il secondo quesito, non meno interessante. Chi subentrerebbe agli eventuali assessori messi da parte per tenere in piedi il mandato della sindaca? In questo caso circolano diversi nominativi in una sorta di toto-assessore comunque riconducibile, direttamente o indirettamente, alla triade Carone-Chiedi-Patisso.

Il terzo. Se le trattative non andassero in porto, cosa succederebbe? Chiaro è che, se vi fosse una rottura, lo spauracchio del ritorno di un commissario prefettizio sarebbe dietro l’angolo.

Peraltro, questo è un periodo amministrativo molto particolare e, anzi, fondamentale, giacché tra gli adempimenti vi è l’approvazione del bilancio di previsione, il più importante documento di competenza del Consiglio comunale. E si sa come anche spesso, non soltanto ad Oria, le Amministrazioni siano cadute proprio nelle delicate fasi di programmazione o deliberazione economico-finanziaria.

Il tempo stringe e la parola d’ordine è: ritrovare la quadra. O cercare una soluzione alternativa. Altrimenti, tutti a casa.

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