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“Voglio il tesoro degli Imperiali o due miliardi e mezzo” – Comune a giudizio per un pesce d’aprile

Foto: Emanuele Rametta

“Quel tesoro è mio e mi spetta di diritto”. O, meglio, per discendenza. Una donna, nata a Mesagne ma residente a Torino, presunta discendente della dinastia Imperiali, si è rivolta a un avvocato e ha citato in giudizio il Comune di Francavilla Fontana per chiedere indietro delle presunte ricchezze ritrovate, a suo dire, nel 2015 nei sotterranei di Castello Imperiali. In alternativa, due miliardi – sì miliardi – e 500 milioni, cifra che corrisponderebbe al valore del ritrovamento. L’udienza è già fissata: 30 giugno 2021. E il Comune dovrà costituirsi.

La causa è reale, il tesoro però non esiste. Infatti, la causa civile – incardinata presso il Tribunale del capoluogo piemontese – parte da un post pubblicato da Lo Strillone News il primo aprile di sei anni fa, insomma da un “pesce d’aprile”.

Forse il primo pesce d’aprile della storia finito in un’aula di giustizia. Se n’è parlato anche ieri sera (20 maggio 2021) nel corso della trasmissione Linea Diretta andata in onda su Antenna Sud 85, condotta da Michele Iurlaro, cui ha partecipato anche il direttore de Lo Strillone News Eliseo Zanzarelli.

Quest’ultimo ha ribadito come da consolidata, secolare, tradizione giornalistica internazionale il primo aprile di ogni anno si usi dedicare degli scherzi ai lettori e alle lettrici.

Peraltro, nello stesso post de Lo Strillone News, vi erano chiare indicazioni goliardiche tese a “smascherare” lo scherzo. In molti si accorsero immediatamente delle assurdità simpaticamente scritte. Qualcuno, evidentemente, no. Quindi abboccò. E no, non era affatto un pesce.

Si ripropone il link di quell’ormai storico pseudo-articolo – cliccare qui – e in basso la registrazione della trasmissione tv, anche divertente, trasmessa ieri sul canale 85 del digitale terrestre.

 

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