Secondo l’orario di prenotazione, i vaccinandi (prima e seconda dose) anche domani – primo luglio 2021 – dovranno recarsi all’Istituto Caterina Scazzeri di Latiano e non all’hub di Oria in contrada Salinelle (strada per San Cosimo alla Macchia). Quest’ultimo, infatti, unico nella provincia, è stato temporaneamente chiuso in quanto non climatizzato.
Proprio ieri, la sindaca Maria Lucia Carone ha assicurato che sono in corso i lavori per l’adeguamento della struttura tensostatica, sebbene in alternativa siano stati effettuati dei sopralluoghi presso un paio di plessi scolastici del Secondo istituto comprensivo “Monaco-Fermi”. Una cosa, per il momento, è certa: secondo le disposizioni regionali, l’hub di Oria non è idoneo ad operare in questi giorni di calura non è ritenuto idoneo tanto per gli utenti quanto per gli operatori sanitari. Il tensostatico si trasforma in una sorta di fornace al cui interno si sfiorano i 50 gradi, col conseguente rischio di malori e disservizi.
Disservizi, appunto. Come quelli che stanno purtroppo subendo le persone dirottate verso altri centri di vaccinazione (per ora, Mesagne scuola “Falcone” e Latiano “Caterina Scazzeri”) e le altre già regolarmente prenotate presso quesi centri. Il risultato sono file anche fuori dalle strutture, alla faccia della climatizzazione interna. Una situazione, quella oritana, con uno degli hub più capienti e finora efficienti dell’intera provincia, che può e deve essere risolta quanto prima, pena la vanificazione degli sforzi compiuti finora.
