Hanno strabuzzato gli occhi increduli quando si sono rivisti. Le ragazze e i ragazzi della sezione C Classe 91-96 non hanno potuto nascondere gioia, emozione e commozione quando si sono incontrati davanti al portone del Liceo Classico Vincenzo Lilla, 25 anni dopo la maturità. Merito della preziosa iniziativa di due valorosi e volenterosi di noi (ormai “rappresentanti di classe” ad honorem), che hanno recuperato uno ad uno i numeri di cellulare di ventisette compagni, e alimentato per oltre un mese una chat in cui ci si è arrivati a scambiare fino a oltre 1000 messaggi al giorno. Segno che la voglia di rivedersi era tale da ripianificare ferie, spostare partenze e arrivi, mollare figli e famiglie, per concedersi per una sera un’immersione nei ricordi e nelle storie di un quarto di secolo fa.
Poco tempo per le foto di gruppo e poi spazio ai ricordi, ai sorrisi, agli abbracci, a quello spirito a metà tra il goliardico e la sindrome da Peter Pan che ha riunito una classe di adolescenti, con poche rughe in più e qualche capello in meno. Di fronte a una pizza e a una birra sono state rievocate vecchie storie d’amore, interrogazioni e imitazioni dei temutissimi prof, scherzi e marachelle delle gite. È inevitabile riconoscere che qualunque cosa siamo diventati, qualunque percorso abbiamo intrapreso nella vita, lo dobbiamo in larga parte a quegli anni, a quei compagni, a quelle esperienze. È stato un vero privilegio ed una fortuna incommensurabili essere stato uno di noi.
