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Oria, consigliere contro sindaca e maggioranza: “Nessun confronto democratico, non era questa la nostra idea di cambiamento. Scorrettezze a iosa”

Di seguito una nota da parte del consigliere comunale di Oria Tommaso Carone:

Tommaso Carone

Il dibattito politico cittadino si va tinteggiando di tinte fosche, destando allarme l’atteggiamento della sindaca e della sua amministrazione, intollerante alle critiche, incapace di confronto democratico e fair play istituzionale.

È di questi giorni la notizia che la sindaca avrebbe scritto al Prefetto lamentando come l’operato del Presidente del Consiglio Comunale non sia ligio alle leggi e ai regolamenti e denunciando come alcuni atteggiamenti siano assunti per arrecare danno alla maggioranza, spingendosi addirittura a esprimere giudizi sulle capacità personali del Presidente nel suo modus operandi.

Basterà leggere la risposta del Presidente del Consiglio (lo Strillone del 13 settembre scorso) per constatare quanto infondate siano le critiche e le osservazioni mosse.

Ma mi chiedo, e chiedo ai cittadini, quale sia l’utilità di questa denuncia, quale sia la ragione di rivolgersi al Prefetto, menando il can per l’aia, quale sia il fine di esporre la Città e i suoi Organi istituzionali a giudizi e iniziative che ne pregiudicano fortemente l’immagine e la credibilità.

La prerogativa di avere buoni rapporti istituzionali doveva servire gli interessi e il progresso della Città, non può divenire strumento di pressioni e di ritorsioni.

Considerato che il Prefetto non ha alcun potere di destituire o revocare il Presidente del Consiglio, cui prodest?

L’obiettivo sarà allora quello di condizionare l’operato del Presidente, di suggestionarne l’operato, di conformarne l’azione al volere della sindaca e della maggioranza?, pena la denuncia al Prefetto o la velata, peraltro neppure tanto velata, ritorsione di una mozione di sfiducia?

Una cosa del genere a mia memoria non si è mai vista.

Ritengo sia una iniziativa che scredita profondamente agli occhi della cittadinanza e del Prefetto l’Istituzione comunale e chiunque la rappresenti, e denuncia l’incapacità di un sano dibattito politico e di un leale confronto democratico.

Incapacità, peraltro già vista, nelle settimane passate allorquando si leggeva su facebook di un assessore (assessore Salerno sulla propria pagina facebook martedì 17 agosto 2021), anch’egli rappresentante istituzionale,  che invitava non si sa chi a “…stare…in silenzio…”, assumendo che “…quando tutti i nodi verranno al pettine, piangerai lacrime amare…presto, molto presto!!!!…”.

E’ lo stesso assessore che in un successivo post, rivolgendosi non si sa a chi, affermava: “…con le parole quasi tutti siete capaci ma, quando venite così clamorosamente sburgiardati dai fatti, fate le solite vostre figure meschine…fate pena!!!…”.

Ma è questa la comunicazione istituzionale della Nuova coalizione per il cambiamento? Sono questi i toni e i metodi che la sindaca condivide? È questa la correttezza alla quale la sindaca ha sempre dichiarato di improntare l’azione e la comunicazione politica?

O, per venire ai giorni più recenti, che pensare del fatto che la sindaca e la sua maggioranza hanno imposto in consiglio comunale la discussione e l’approvazione di un regolamento per l’esame del quale essi stessi avevano chiesto e ottenuto la convocazione della commissione consiliare competente?

Delle due l’una, o si rispetta il ruolo consultivo e il lavoro preparatorio delle commissioni consiliari o si decide di non convocarle più, tanto a questa maggioranza non servono!

Questo è il rispetto per gli organi istituzionali, è questa la corretteza nel funzionamento di tali organi?

Se guardate al programma elettorale della Coalizione del Cambiamento non si ritrova nulla di tutto ciò.

Ma tant’è, gli episodi riferiti tradiscono l’idea di una politica che non accetta critiche, che rifiuta suggerimenti, che emargina e ghettizza chi osa dissentire e non si allinea.

E segnano un gravissimo decadimento del dibattito pubblico: ma qualcuno pensa che possa affermarsi la legge del più forte, la legge cioè di chi esercita il potere?

Vorrei rimarcare come nella critica e nel dibattito democratico non c’è posto per le minacce e le ritorsioni, guai a tollerare o consentire che la vita politica e il dibattito pubblico siano inquinati dall’intolleranza e dall’intimidazione. 

O forse si tratta di segni di nervosismo di una sindaca e della sua risicata maggioranza che faticano a occuparsi dei problemi della Città, a tutt’oggi ancora irrisolti?

Nel 2018 la Coalizione del Cambiamento aveva ben altri obbiettivi e anelava a ben altri ideali.  

Il Consigliere Comunale
Avv. Tommaso Carone

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