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Prove di allargamento nel centrosinistra francavillese. Ma cosa succederebbe se Bruno decidesse di ricandidarsi a sindaco?

L’ingresso nella Giunta di Francavilla Fontana di Giuseppe Ricchiuti (M5S), che ha preso il posto del dimissionario Antonio Martina, ha aperto ufficialmente dei nuovi scenari in prospettiva delle elezioni amministrative 2023 (salvo scossoni e “caduta” anticipata). Se il sindaco e la maggioranza ritengono di aver fatto bene, Antonello Denuzzo dovrebbe puntare al secondo mandato consecutivo dopo quello conferitogli dall’elettorato nel 2018.

Il fronte dei sostenitori dell’attuale Amministrazione sembra essersi allargato e persino il “nemico” di allora, l’ex sindaco e oggi consigliere regionale Maurizio Bruno (Pd), pare più collaborativo rispetto al passato, nonché tra i fautori del cosiddetto centrosinistra allargato: dai 5 Stelle, appunto, passando per le liste civiche che sostengono Denuzzo (Idea per Francavilla, Libera Francavilla, Art.9), fino ad arrivare a Partito democratico e Italia viva.

Senza trascurare, inoltre, le civiche (Francavilla popolare e Insieme) che fanno capo al consigliere ed ex assessore Luigi Galiano. Un fronte molto esteso, insomma, che potrebbe garantire la riconferma di Denuzzo.

Solo in teoria, però.

Infatti, lo stesso Bruno, che si è accasato in Regione e occupa un ruolo di tutto prestigio quale presidente del Comitato permanente della protezione civile, ha il “pallino” di tornare a fare il sindaco della sua città e chissà che tra un anno e mezzo circa non ci faccia un pensierino…

Nel caso, neppure dovrebbe dimettersi dal Consiglio regionale: potrebbe semplicemente candidarsi e, se fosse eletto primo cittadino, rinunciare alla poltrona barese. In termini economici, probabilmente ci perderebbe; sotto un punto di vista di rivalsa politica e personale, probabilmente ci guadagnerebbe.

Va da sé che i tempi sono ancora prematuri per fare calcoli e imbastire strategie e va da sé che, qualora Bruno decidesse di ridiscendere in campo in prima persona, scombinerebbe i piani tanto in quell’accenno embrionale di campo moderato-progressista, quanto nell’area più conservatrice, con quest’ultima che è in piena fase riorganizzativa dopo le recenti delusioni. Solo il tempo, sicuramente a fine 2022-inizio 2023, potrà dire quali saranno gli orientamenti e le alleanze della Francavilla Futura.

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