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Raccolta sangue fondamentale ma “sfrattata” dall’ospedale: donatori esposti alle intemperie. Avis non ci sta

Da quasi due anni, il giovedì mattina il servizio di raccolta sangue della ASL viene effettuato in autoemoteca nel cortile dell’ospedale “D. Camberlingo” in seguito a chiusura della URF (Unità di Raccolta Fissa) per dare spazio al reparto di rianimazione.
I donatori sono, quindi, costretti a donare esponendosi di volta in volta a tutte le condizioni metereologiche, caldo, freddo, vento, pioggia.
Giovedì 31 marzo, si sono presentati ben 12 donatori fra i quali diversi ragazzi alla prima donazione ma costretti ad attendere il proprio turno sotto la pioggia e il vento.
Se non si procede immediatamente con l’assegnazione dei nuovi locali promessi per mesi, l’Avis di Francavilla sarà costretta a non effettuare la chiamata dei donatori, che peraltro vengono disincentivati dai disagi ai quali devono andare incontro prima di poter donare.
Inoltre, le raccolte straordinarie sono possibili solo grazie alla disponibilità della chiesa dei Sette Dolori, altrimenti proprio nulla.

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