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Niente più Centro Alzheimer, l’Amministrazione recupera fondi per emergenza abitativa

Dalle ceneri di un progetto andato letteralmente in fumo a un nuovo progetto rifinanziato dalla Regione Puglia coi fondi residui che erano stati destinati al progetto precedente: non più 700mila euro per offrire un servizio socio-sanitario, ma 500mila euro per un servizio sociale per così dire “puro”. 

Non sorgerà più, dunque, un centro per l’Alzheimer in quel di Oria, nella zona periferica lungo la direttrice Francavilla Fontana, bensì un centro polifunzionale per contrastare l’emergenza abitativa e dunque per aiutare tutte quelle persone che purtroppo non dispongono di un tetto sulla testa pur dovendo, in qualche caso, occuparsi anche dei figlioletti. 

Il progetto originario, redatto ai tempi della precedente Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cosimo Ferretti, è ormai solo un ricordo. Il Comune spese circa 100mila euro per pagare l’impresa che si occupò dei primi lavori, che il 30 settembre 2018 furono interessati da un incendio di probabile matrice dolosa. Al timone del municipio c’erano già la nuova sindaca Maria Lucia Carone e la sua Amministrazione del cambiamento.

Da un esame documentale si scoprì come il precedente progetto presentasse degli errori tecnici che sarebbero potuti costare la revoca del finanziamento regionale, così i nuovi amministratori e in particolare l’assessore alle Politiche sociali Cosimo Delli Santi – ovviamente, supportati dagli uffici – decisero di darci un taglio, di rinunciare al centro Alzheimer. 

Una rinuncia formale che fu inoltrata alla Regione, anche solo per scongiurare l’inserimento in quella black list degli enti pubblici che avrebbe comportato l’esclusione dalla potenziale futura partecipazione a nuovi bandi. Dopo aver rinunciato, però, il Comune ha cercato di metterci una pezza e di non perdere del tutto quanto precedentemente ottenuto.

La richiesta della Regione fu molto chiara: serviva un altro progetto, differente da quello di prima, la cui ammissione a finanziamento sarebbe comunque stata vincolata alla disponibilità di fondi residui. Un percorso durato diversi anni e complicato dalla pandemia che però nei giorni scorsi ha trovato sbocco e sponda nell’ok giunto direttamente da Bari.

Nel tempo, le politiche regionali sono mutate e non vi è più l’interesse prioritario, a differenza che in passato, a sostenere interventi nel settore socio-sanitario. Oggi l’attenzione è maggiormente concentrata sul “semplice” settore sociale, anche per far fronte alle conseguenze dei due anni di chiusure pandemiche che anche in Puglia hanno minato la stabilità di numerosi nuclei familiari. Di qui una nuova idea: riqualificare parte di uno stabile ubicato in via Frascata, di proprietà comunale, per implementare la disponibilità di alloggi popolari nel complesso che già ospita uffici sanitari, uffici postali e Stazione dei carabinieri.

Il progetto, a quanto pare, è stato gradito dai tecnici della Regione, che dopo aver verificato la disponibilità di risorse residue, hanno deliberato di finanziarlo. Il Comune di Oria non otterrà l’intera somma inizialmente prevista – pari a 700 mila euro, in parte coperti in compartecipazione proprio dall’ente locale – ma “soltanto” – si fa per dire – 500mila euro.

Gli assessori Simona Erario e Cosimo Delli Santi

Quella porzione dell’ampio immobile, oggi in disuso, sarà rimessa a nuovo e sarà soggetta anche all’installazione di un moderno ascensore per facilitare salita e discesa ai piani superiori. “Sul progetto del centro Alzheimer noi come Amministrazione – dichiara l’assessore Delli Santi – ereditammo più problemi che altro, ma oggi siamo soddisfatti di aver salvato il salvabile e di aver anzi portato centinaia di migliaia di euro, il tutto attraverso un cambio di progetto e di un cambiamento della strategia politico-amministrativa da noi seguita”. 

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