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Gli ennesimi danni lungo la “bretella” dell’intermodale: i navigatori satellitari fanno transitare da quella strada

Non finisce di procurare danni il tratto di strada noto a Francavilla Fontana come bretella dell’intermodale, quello che collega la statale 7 Taranto – Brindisi con la circonvallazione francavillese, consentendo di scansare il traffico del centro abitato.

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 25 luglio, una coppia di turisti fiorentini, diretta a Torre Lapillo, è transitata di lì con l’auto dopo esservi stata indirizzata dal navigatore satellitare e, come sempre accade, è incappata nella groviera che da tempo caratterizza quella strada. Qualcosa che in Toscana non esiste. È partito uno pneumatico, completamente squarciato.

Nei mesi scorsi, in attesa che sia riparata, l’Amministrazione comunale aveva fatto apporre dei segnali indicanti il divieto di transito e persino fatto apporre dei blocchi in cemento, che nel frattempo sono stati spostati.

L’auto in panne dei turisti – papà, mamma e due figli, in difficoltà sotto il sole cocente – è stata notata da un altro automobilista di passaggio, un poliziotto in pensione di Oria. L’uomo si è subito prodigato per dare una mano, ma purtroppo gli strumenti a disposizione della coppia e suoi si sono rivelati inadeguati al caso: i “dadi” del cerchio presentavano un difetto di fabbrica e le chiavi esagonali non riuscivano a svitarli.

Così si è reso necessario chiedere l’intervento di un gommista, la cui officina non è neppure troppo lontana da quel punto. Un operaio è giunto sul posto e pian piano ha risolto il problema, dopo aver portato l’auto in officina. Durante l’intervento, ha raccontato che casi simili sono all’ordine del giorno e che le condizioni di quella strada sta costringendo i gommisti agli straordinari anche al pomeriggio-sera. I sistemi di navigazione satellitare indicano di transitare proprio dal tratto in questione e chi proviene da fuori mica può sapere com’è malridotto.

La coppia di turisti, lei in lacrime per il bel gesto ricevuto dal passante, prima di ripartire ha tentato di ricompensare il soccorritore occasionale, che però ha rifiutato con decisione qualsiasi offerta.

Ha solo chiesto il loro numero di telefono per chiedere se fosse tutto a posto quando sarebbero arrivati a destinazione. Detto, fatto. Intorno alle 18, per i quattro l’incubo è finito e le vacanze sono cominciate.

Papà e mamma hanno insistito: come fare per ringraziare e sdebitarsi con quell’angelo custode? L’ex poliziotto ha risposto semplicemente di chiamarlo, di tanto in tanto, solo per un saluto.

Ora, però, c’è da pensare seriamente alla messa in sicurezza di quell’arteria tanto esterna rispetto al centro abitato di Francavilla Fontana, quanto estremamente utile ai conducenti.

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