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Oria, il culto di San Barsanofio e la testimonianza di chi lo venera da sempre: storia e aneddoti a non finire. “Una tradizione da custodire gelosamente”

Quinto Mario Corrado, a Oria, lo conoscono un po’ tutti. È talmente devoto, oltre che conoscitore delle tradizioni religiose e storiche, che – seppur con il sommo rispetto che lo caratterizza – si è spinto negli anni a imitare fedelmente le posture delle statue dei santi.

Celeberrimo, specie per amici e conoscenti, è quando ripropone i modi in cui sono stati immortalati i Santi Medici e San Barsanofio, patrono e protettore di Oria e della Diocesi di Oria.

Quello di Quinto è un culto autentico, dei “suoi” santi sa tutto o quasi sebbene non si definisca uno studioso in materia. Di fatto, però, lo è, come dimostra nel filmato datato 2020 che riproponiamo perché sempre attuale.

Poco meno di due anni fa, Barsanofio Erario col suo Tg Oria Notizie pensò di dedicare un approfondimento a quello stesso santo da cui deriva il suo nome.

Per inciso: sempre ben vengano e siano apprezzate queste iniziative editoriali che, per quanto amatoriali, sono l’espressione più tipica dei territori e aiutano a conoscerne il comune sentire, raccontato da chi quei territori li vive quotidianamente.

Quando si pensa alla storia e alle ricostruzioni delle fonti storiografiche, si passa anche da queste piccole e fondamentali testimonianze che – così come i papiri o i geroglifici degli antichi egizi – saranno con ogni probabilità raccolti e decodificati da chi tra qualche secolo verrà dopo di noi e forse considererà la nostra tecnologia attuale quantomeno vetusta, un residuato al pari – per quanto ci riguarda – delle vide/audio-cassette ovvero dei floppy disk.

Non si pensi, dunque, che tutto ciò di quel poco che del passato sappiamo derivi dalle sole testimonianze di letterati e poeti. La storia la fanno e la tramandano gli uomini nel loro agire aulico o umile di ogni singolo giorno.

Tornando a San Barsanofio, in questi giorni si discute molto delle possibili modifiche al percorso della processione e all’esclusione di piazza Manfredi dal solito percorso. Qualsiasi siano le reali motivazioni, è un qualcosa di anomalo che ai fedeli pare un’onta alla storia. Un’onta che, se anche fosse giustificata da ragioni economiche o di presunto decoro, si spera possa essere cancellata prima ancora che tra i prossimi 29 e 30 agosto prenda forma. Chissà.

Detto ciò, godiamoci la passione e l’interesse divulgativi gratuiti di Quinto e Barsanofio. Eccoli qui:

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